Le tante decisioni inique comprese nella Legge di Stabilità hanno per la prima volta compattato tutti i partiti presenti in Parlamento contro il Governo Monti. E le forti critiche hanno prodotto dei veloci risultati.
In particolare il taglio delle detrazioni fiscali non sarà più retroattivo ed inizierà a partire del 2014, sulle spese effettuate nel 2013. L’aumento dell’Iva a partire da Luglio 2013 sarà esclusivo per l’aliquota più alta, che passerà dal 21 al 22%, mentre quella al 10% rimarrà invariata. Salta quindi il taglio delle due aliquote più basse dell’Irpef, ma in compenso il taglio del cuneo fiscale sul lavoro, porterà comunque benefici nelle buste paga dei lavoratori a partire da Gennaio 2013.
Tante cose ancora non vanno, come il taglio gravissimo ai fondi regionali per la lotta alla SLA, oppure il taglio alle detrazioni che va cancellato e non rinviato (si continua comunque a trattare su franchigie e tetti massimi), ma quello che vogliamo sottolineare è come i vari Udc, Pd e Pdl, che hanno passato un anno intero a criticare solo sui giornali (a volta neanche lì) molte decisioni inique di Monti e del suo Governo, ma poi in Parlamento le hanno sempre votate in maniera ligia, ora che mancano pochi mesi alle elezioni, casualmente impongono cambiamenti che addolciscano le misure nei confronti degli italiani. La paura di perdere tantissimi voti (come sta accadendo nelle elezioni locali) può fare miracoli! La campagna elettorale riporta i politici a pensare ai bisogni reali dei cittadini, dopo che per mesi e mesi a Monti è stanno permesso tutto!
Non fraintendetemi, le modifiche sono positive e dovute (anzi più che di modifiche, stiamo parlando di un cambiamento totale nel merito dei provvedimenti), ma perchè tali battaglie sociali non sono state fatte quando ci si trovava lontani dalle elezioni? Vedere Casini, che ha sempre parlato di Monti quasi come un Dio, proponendolo anche per la prossima legislatura, battersi con vigore per cambiare la Legge di Stabilità a pochi mesi dal voto, risulta davvero buffo!