I tumori nelle donne a Taranto sono passati dal 24 al 100% tra i periodi 1998-2002 e 2003-2009: è uno dei dati inquietanti che emerge dall’aggiornamento al 2009 del progetto Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità realizzato insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità nei siti italiani inquinati. Dati preoccupanti anche dal punto di vista della mortalità che passa dal 10 all’11%: il dato si riferisce al confronto tra i dati di Taranto con quelli del resto della Puglia.
Gli ultimi dati del progetto Sentieri sono stati presentati oggi dal ministro della Salute Balduzzi che ha parlato di una situazione complessa che richiede “uno sforzo, anche da parte della sanità pubblica per un monitoraggio sanitario costante e un piano di prevenzione nei confronti dei lavoratori, dei bambini, di tutti, con iniziative mirate”.
Ovviamente i dati rimettono in primo piano la questione Ilva di Taranto, avviando una settimana che si preannuncia decisiva per lo stabilimento in quanto è attesa la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della nuova Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l’esercizio dell’attività industriale. Nei giorni scorsi proprio i risultati diffusi oggi erano stati al centro di polemiche da parte di alcuni movimenti ambientalisti di Taranto che avevano reso noti alcuni dati affermando che si trattava del Progetto Sentieri che il ministero ritardava a rendere pubblici per “non intralciare il percorso della nuova Autorizzazione integrata ambientale all’Ilva”.
Oggi invece questi dati sono stati pubblicati in tutta la loro gravità dal ministro Balduzzi nel corso di un incontro con le associazioni ambientaliste promosso dallo stesso responsabile del dicastero della Salute per discutere delle problematiche ambientali e della salute nel territorio.