Costa Concordia, Schettino in aula: stretta di mano con un naufrago

Ha chiesto che la verità venga appurata: l‘ex comandante Francesco Schettino è presente al Teatro Moderno di Grosseto dove è in corso l’incidente probatorio sulla scatola nera della nave Costa Concordia, naufragata lo scorso 13 gennaio all’isola del Giglio provocando la morte di 32 persone. Per quell’incidente, oltre a Schettino, ci sono altri otto indagati tra membri dell’equipaggio e responsabili dell’unità di crisi: a parte l’ex comandante, assistono all’udienza anche  il suo vice Ciro Ambrosio, l’ufficiale Salvatore Ursino e il responsabile dell’Unità di crisi della flotta di Costa Crociere, Roberto Ferrarini.

Prima dell’udienza, che ha avuto inizio alle 10.20, Luciano Castro, uno dei primi naufraghi della Costa Concordia ad essere tratto in salvo, ha stretto la mano al comandante Schettino. In seguito il giudice per le indagini preliminari ha respinto tutte le richieste e le eccezioni sollevate dalle parti, comprese quelle avanzate dal difensore di Schettino, Bruno Leporatti.

L’incidente probatorio andrà avanti per circa una settimana e dovrà fare chiarezza sulla dinamica del naufragio e su altri aspetti poco limpidi della vicenda: le parti in causa ascolteranno i risultati del lavoro condotto dai periti in risposta ai 50 quesiti posti durante la prima udienza, tenutasi a marzo. L’udienza non è pubblica e proprio per questo è vietato l’utilizzo di apparecchiature elettroniche. È stata poi estesa la zona rossa, vietata a tutti non solo ai giornalisti e sono state chiuse anche le altre vie del centro della città.

Inoltre la presenza di Francesco Schettino ha costretto le autorità ad attuare misure per garantire riservatezza e sorveglianza durante il suo soggiorno a Grosseto per l’udienza.

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