Un’ora di fuochi d’artificio ha sancito la vittoria di Hugo Chavez, eletto per la quarta volta presidente del Venezuela: con il 90% dei voti scrutinati, i risultati parlano di un 54,2% andato al presidente uscente, con il suo principale avversario, Henrique Capriles che si attesta intorno al 45%. Non un trionfo quindi per Chavez che accusa un calo di nove punti percentuale rispetto al 63% con cui vinse le elezione del 2006: voti conquistati tutti dal suo rivale che nelle presidenziali di sei anni fa aveva raccolto il 36% di voti.
L’elezione ha visto un’affluenza alle urne di oltre l’80%, una delle più alte di sempre: considerate le previsioni della vigilia, Chavez ne esce doppiamente vincitore. Sebbene l’opposizione registri il miglior risultato dal 1998, non hanno trovato conferma le stime che parlavano di una possibile vittoria di Capriles o di una sua sconfitta di misura.
A testimoniare i timori della maggioranza ci sono i grandi festeggiamenti che hanno fatto seguito al risultato del voto: dal palazzo di Miraflores, Chavez ha parlato ai suoi sostenitori mostrando la spada di Simon Bolivar, padre della patria. Il presidente, giunto al suo quarto mandato, ha promesso un ‘grande Venezuela’, una nazione ‘ogni giorno più democratica, libera e giusta” e ha ringraziato anche l’opposizione per aver riconosciuto ‘la vittoria del popolo’ e non aver portato avanti ‘i piani di destabilizzazione che alcuni stavano accarezzando’.
Chavez dovrà ora governare per altri sei anni, sempre che la malattia glielo conceda: il leader venezuelano è stato operato due volte per un tumore e sottoposto a vari cicli di chemioterapia.