Per il Viminale sono oltre 14 mila gli obiettivi a rischio terrorismo in Italia. Inoltre, sono più di 550 le persone poste sotto scorta o sotto tutela. Il Viminale ha anche comunicato che sono circa 20 mila gli uomini delle forze armate e delle forze di polizia impegnati nelle operazioni di sicurezza.
Oggi il Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, “sulla base di un’approfondita analisi della situazione e delle valutazioni compiute, ha confermato l’esigenza di mantenere alto il livello di attenzione e di vigilanza, rafforzando i dispositivi di sicurezza nei confronti di obiettivi sensibili e di persone esposte a specifico rischio“. Il Comitato ha fatto sapere che “saranno utilizzate maggiori unità di militari necessarie a soddisfare le esigenze segnalate dalle autorità provinciali di pubblica sicurezza”. Alla riunione del Comitato hanno partecipato anche il sottosegretario Carlo De Stefano, i vertici delle Forze di polizia, i responsabili delle Agenzie informazioni e sicurezza, interna ed esterna, e il capo di Stato maggiore della difesa.
Per il Comitato è necessario intensificare il lavoro dell’intelligence per contrastare eventuali atti di terrorismo. Riguardo le unità militari da impegare per la lotta al terrorismo il Comitato ha deciso una rimodulazione del piano di impiego: “A seguito delle relazioni pervenute dai prefetti – spiega il Viminale – è stato rimodulato il piano di impiego dei militari nel controllo degli obiettivi a rischio. Fermo restando il contingente di 4.250 unità delle Forze armate, saranno utilizzati maggiori unità di militari necessarie a soddisfare le esigenze segnalate dalle Autorità provinciali di pubblica sicurezza. Continuerà comunque ad essere assicurata l’attività di perlustrazione e pattugliamento congiunto alle Forze di polizia”.