Nella giornata di domani, martedì 8 maggio del 2012, i gestori delle pompe di benzina ed i rappresentanti della filiera del petrolio sono stati convocati dal Mise, il Ministero allo Sviluppo Economico, al fine tra l’altro di fare il punto della situazione sull’andamento in Italia dei prezzi alla pompa per i carburanti. Questo perché persistono nella formazione dei prezzi dei carburanti delle criticità al netto della componente fiscale, ovverosia al netto delle accise. In merito la Federconsumatori, citando un Rapporto a cura di Nomisma, ha fatto presente come nel nostro Paese sui carburanti ci sia un sovrapprezzo, pari ad 8 centesimi di euro al litro, che pesano come un macigno sulle tasche degli automobilisti.
Solo togliendo questi centesimi al litro l’Associazione dei Consumatori ha calcolato che il risparmio sarebbe pari a ben 116 euro annui ad automobilista. In questo modo si darebbe respiro alle famiglie dopo che dallo scorso mese di maggio ad oggi, anche per effetto dell’aumento delle accise, i rincari medi annui a carico delle famiglie sui carburanti è stato pari a ben 516 euro.
La Federconsumatori non caldeggia solo l’eliminazione del sovrapprezzo sulla benzina, ma anche l’introduzione dell’accisa mobile in modo tale da sterilizzare gli aumenti quando il prezzo del petrolio sale. Così come occorre bloccare l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) programmato per il prossimo mese di ottobre del 2012, e serve finalmente una liberalizzazione vera e serie della filiera della distribuzione dei carburanti partendo dall’ampliamento della rete delle cosiddette pompe bianche dove si possono risparmiare sul pieno fino a ben dieci centesimi di euro al litro.