Se nell’inchiesta sui fondi della Lega Nord stanno spuntando diplomi e lauree di dubbia provenienza addirittura “extracomunitaria”, apprendendo le ultime notizie che provengono dagli Usa, è proprio il caso di dire che tutto il mondo è paese. Finisce sotto accusa Scott Thompson, attuale leader della multinazionale “Yahoo!”, che un tempo era al top dei motori di ricerca su Internet, ma che comunque dopo un periodo di crisi ha allargato i suoi orizzonti e si difende ancora piuttosto bene. La “marachella” è presto detta: Thompson avrebbe inserito nel suo curriculum vitae il falso possesso di un “degree” in contabilità e informatica.
L’accusa proviene da Daniel Loeb, grande azionista di Yahoo!, ed il consiglio di amministrazione dell’azienda ha subito disposto una indagine interna per accertare i fatti e decidere sul futuro del suo attuale Ceo, in carica dall’inizio di quest’anno, dopo aver lasciato il vertice di Paypal (leader mondiale dei sistemi di pagamento online) ed aver rimpiazzato precipitosamente Carol Bartz, licenziata per telefono.
Al momento la versione ufficiale tende a minimizzare l’accaduto, parlando di un errore formale e comunque involontario, e di indiscusse competenze messe in campo da Thompson, che viene definito “un dirigente altamente qualificato, con un trend di successi conseguiti nelle grandi aziende di tecnologia di consumo”. Il fatto però, se confermato, potrebbe avere conseguenze piuttosto serie, visto che Loeb non è uno che conti poco tra gli investitori di Yahoo!. Più che sulla specializzazione in contabilità, il problema infatti risiede proprio su quella in informatica che non risulterebbe tra le materie accademiche riconosciute al tempo del conseguimento, nè dallo “Stonehill College” nè da altre università.