Non c’è alcun segnale di ripresa da parte del settore automotive in Italia. A confermare questa cattiva notizia è stato Jacques Bousquet, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere in Italia, secondo la quale ad aprile 2012 sono state immatricolate solo 129.663 vetture. Si tratta di un calo sostanzioso rispetto al mese di aprile 2011: -18%.
I risultati del primo trimestre del 2012 sono egualmente negativi: trattasi di un calo del 20,2% rispetto al primo quadrimestre del 2011 per un totale di 537.170 auto immatricolate. Non se la passa certo meglio il mercato dell’usato visto che nel mese scorso si è registrato un calo pari a -18,9%, con 327.386 trasferimenti di proprietà. Dall’inizio del 2012 si è registrato un calo del 12,2% rispetto allo scorso anno con sole 1.408.227 passaggi di proprietà.
Il clima di sfiducia invoglierebbe i concessionari a cambiare lavoro. Infatti, stando ad un rapporto di DealerSTAT, il 21% di tutti gli intervistati, dichiara che si chiamerebbe fuori dal settore automotive se solo potesse farlo.
In ogni caso questo crollo del mercato delle auto è dettato anche dal prezzo del carburante che secondo la Federauto è aumentato del +20,8%.
L’unica alternativa valida è costituita dalle auto a gas, GPL e Metano. Infatti, nel 2012 sembra registrarsi un ritorno al gas visto che nel mese scorso le immatricolazioni di auto a Gpl sono state il 10% del totale complessivo. Anche in questo caso si tratta di un aumento, visto che durante lo scorso anno le auto a GPL vendute sono state il 2,2% del totale. Crolla la richiesta di auto a benzina: -33,2%.