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Il miele: ad ogni varietà sono associate diverse virtù

Published by
Lucrezia Liuzza

Il miele, sostanza zuccherina prodotta dalle api e derivata dal nettare, è un alimento interamente naturale in quanto non prevede, per la sua produzione, l’intervento dell’uomo né l’uso di conservanti o additivi.

Conosciuto e apprezzato fin dai tempi più antichi, considerato per secoli il cibo degli dei, è stato l’unico dolcificante prima della scoperta dello zucchero. Greci, romani, egizi non lo usavano però solo come dolcificante ma anche per scopi curativi, come cosmetico o per creare bevande alcoliche.

Il miele è un alimento a tutti gli effetti: è ricco infatti di sali minerali, vitamine, zuccheri a rapido assorbimento come il glucosio ed il fruttosio, enzimi e proteine che lo rendono un alimento salutare, energetico e molto nutritivo. E’ inoltre un ottimo ricostituente, aiuta a rafforzare le difese immunitarie e allevia i sintomi delle malattie delle vie respiratorie come ad esempio mal di gola e tosse.

Esistono davvero tante varietà di miele che vengono classificate secondo diversi criteri. Una prima distinzione viene fatta tra miele monoflora e millefiori: il primo deriva da una sola varietà di fiore ed è quindi più pregiato perché caratterizzato da aroma e proprietà tipici della pianta; il millefiori invece si ottiene dalla miscela di piante diverse e quindi può variare sia nel gusto che nel colore. Una seconda distinzione viene fatta a seconda dell’origine geografica, per cui ci sarà il miele della Lunigiana DOP o il miele Marasca del Carso. In base al metodo di estrazione, il miele viene invece distinto in “miele in favo”, centrifugato, colato o torchiato. Gli ultimi due tipi di lavorazione devono però essere riportati sull’etichetta in quanto il miele è igienicamente meno sicuro e si conserva per un tempo inferiore.

Il miele da preferire, a prescindere dal colore o dal tipo, è quello vergine integrale. Esso viene estratto col procedimento della centrifugazione, con un tasso di umidità idoneo a garantire una lunga conservazione naturale.

Il miele acquista pregi, caratteristiche e virtù terapeutiche, oltre al colore e al sapore, della pianta dalla quale deriva. Le varietà più diffuse sono:

  • Acacia: ha potere lassativo ed è indicato per calmare la tosse e per l’acidità di stomaco;
  • Timo: migliora la digestione;
  • Tiglio: utile come diuretico, antidolorifico, digestivo e in caso di raffreddore;
  • Agrumi: utili come antinfiammatori, antiemicrania e sedativi;
  • Castagno: indicato contro la tosse ma utile anche in caso di anemia perché contiene ferro;
  • Biancospino: buono in caso di vertigini o insonnia;
  • Rosmarino: è considerato un disintossicante per il fegato e utile a combattere la colite;
  • Erica: utile durante le convalescenze e negli stati di affaticamento;
  • Tarassaco: ha proprietà diuretiche e depurative;
  • Corbezzolo: utile per l’asma;
  • Lavanda: ha proprietà antisettiche, battericide e analgesiche.

Piccola curiosità: l’ espressione “luna di miele” nasce da una particolare bevanda – composta da miele, lievito e acqua e chiamata “idromele” – che nell’antichità veniva fatta bere agli sposi come augurio per propiziare l’arrivo di un figlio maschio.

Consiglio: avete le mani screpolate? Eccovi una ricetta tutta naturale indicata per nutrire e rinforzare la pelle delle vostre mani. Vi serviranno 1 tuorlo, 1 cucchiaio di latte, 1 cucchiaio di panna da cucina, mezzo cucchiaino di miele. Sbattete il tuorlo aggiungendo piano piano tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere una crema. Applicatela sulle mani e lasciatela agire per 20 minuti circa. Per toglierla, usate un panno morbido e poi sciacquate con acqua tiepida (è meglio usarla la sera, prima di andare a dormire).

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Lucrezia Liuzza