Il ravanello è un ortaggio appartenente alla famiglia delle crocifere e di esso si mangia la radice. Può essere rosso, bianco, oblungo o globoso, di varietà dolce o piccante ma i ravanelli più conosciuti sono rossi, di forma tonda e dalla polpa croccante e succosa che varia colore dal rosso, al bianco, al color crema. Il suo sapore è leggermente piccante.
Originario dell’Asia occidentale e del Mediterraneo orientale, è stato tra i primi ortaggi ad essere coltivato: ci sono documenti infatti che testimoniano la consumazione di ravanelli già ai tempi degli egizi e dei babilonesi. In Cina arriva intorno al 500 a.C. e qui vengono poi coltivate varietà diverse che presentano una radice più grossa ed un sapore più dolce rispetto a quelli che conosciamo.
Questo ortaggio è molto semplice da coltivare in quanto non richiede molte cure e attenzioni particolari; ha inoltre diverse varietà che si distinguono a seconda della forma della radice, del colore e del periodo di raccolta che prevede il ravanello precoce – raccolto 30-40 giorni dopo la semina – ed il ravanello tardivo – raccolto dopo 60-70 giorni dalla semina. Tra le varietà conosciute ricordiamo: il Candela di fuoco che ha forma allungata e colore rosso, il Candela di ghiaccio anch’esso di forma allungata ma di colore bianco e poi le varietà Saxa, Maria e Cherry Belle che sono ravanelli precoci di forma tonda e colore rosso. In Giappone esiste una varietà, chiamata Daikon che è lungo un metro e pesa 4 kg; a Giava invece ne esiste una chiamata ravanello serpente che pare sia lungo addirittura 50 metri.
Il ravanello è un ortaggio poco calorico – 11 Kcal per 100g di prodotto – ed è ricco di vitamina C, acido folico e sali minerali quali potassio, calcio, fosforo e sodio. Ha inoltre molte proprietà: è infatti un buon alleato contro i reumatismi, la bronchite e l’inappetenza e facilita la digestione.
Al momento dell’acquisto è meglio preferire quello sodo con buccia liscia, senza macchie o parti danneggiate e con foglie (qualora fossero presenti) di colore verde brillante e lucido; è importante inoltre scegliere i ravanelli più piccoli perché sono quelli più gustosi, i più grossi risultano invece più legnosi. Per pulirlo è sufficiente spazzolarlo accuratamente sotto acqua corrente e poi togliere la parte verde (se presente) e la piccola radice posta all’estremità.
Si conserva in frigo, nello scomparto di frutta e verdura e non lavato, per una settimana; meglio però togliere le foglie ed il ciuffo che lo farebbero disidratare velocemente.
In cucina il ravanello può essere consumato sia crudo che cotto: quando è cotto, il suo sapore cambia leggermente e diventa un po’ più dolce tanto da ricordare quello delle rape. Crudo viene consumato per lo più in pinzimonio, nelle insalate o come antipasto mentre se cotto può essere aggiunto a minestre, bollito o frittate.