A tre turni dalla fine, la Premier League torna a regalare colpi di scena imprevedibili fino a poche settimane fa: il Manchester United, arrivato ad avere 8 punti di vantaggio, adesso ne conserva solo 3 sul City, a soli 8 giorni dal derby che risulterà decisivo per il titolo.
La squadra di Ferguson butta via una vittoria che sembrava ormai in cassaforte, facendosi rimontare dall’Everton nei minuti finali. Ad Old Trafford, i Toffees vanno avanti poco dopo la mezz’ora grazie al beffardo colpo di testa di Jelavic, che inganna De Gea con un pallonetto, ma Rooney replica poco dopo (sempre di testa) sul cross di Nani.
E nella ripresa lo United sembra chiudere agevolmente i conti con due gol nel giro di 3′ grazie alle invenzioni di Welbeck, che prima piazza un destro all’angolino appena dentro l’area e poi serve a Nani la palla del 3-1. L’Everton non crolla e si rifà sotto con il tiro al volo di Fellaini, che sembra però vano quando Rooney insacca pochi secondi più tardi su un altro assist di uno splendido Welbeck. L’incubo per i Red Devils si materializza però nei minuti 83 e 85 quando le zampate di Jelavic e Pienaar fanno materializzare un sorprendente 4-4 .
Che riapre sorprendentemente il campionato, perché il City non stecca e si porta a -3 segnando anche la retrocessione del Wolverhampton: il 2-0 porta le firme di Aguero, bravo ad avventarsi su un bel filtrante di Clichy e Nasri, che chiude con un bel diagonale su assist di Tevez.
E adesso la squadra di Mancini, attende i cugini per il derby decisivo che, con ogni probabilità, assegnerà il titolo.
Ben lontano da questi obiettivi è invece il Liverpool, che si arrende ancora una volta tra le mura amiche al West Bromwich: lo 0-1 di Anfield è opera di Odemwingie, favorito da un clamoroso errore difensivo dei Reds.