Tutto in una serata. Questa sera alle venti in punto si deciderà una grossa fetta della Liga, e il teatro in cui si possono realizzare ed infrangere i sogni è il Camp Nou. Barcellona-Real Madrid, la partita che da sempre ha regalato le maggiori emozioni, che significa ben più di un semplice incontro calcistico.
“Noi non siamo la Spagna” recitava una coreografia dei tifosi Culé di qualche tempo fa. Perché la Catalunya da sempre nutre ideali indipendentisti e la squadra della Corona è per ovvie ragioni, la prima con cui rivalersi a livello calcistico.
Vincere per il Barça vorrebbe dire portarsi a meno uno, e portare, probabilmente, il Real a commettere l’errore decisivo. Vedersi recuperare 9 punti in poco più di un mese, d’altronde, sarebbe una batosta incredibile per gli uomini di Mourinho. Per il Real, invece, una vittoria in quel campo vorrebbe dire archiviare la pratica, portando il vantaggio a sette punti.E la presenza dell’arbitro Undiano Mallenco, scaramanticamente, rappresenta un buon segno visto che l’unica vittoria in Copa del Rey è arrivata proprio con questo fischietto.
Inutile ricordare l’importanza della partita per i due giocatori più forti del mondo, Leo Messi e Cristiano Ronaldo, che hanno segnato entrambi 41 gol, e cercano, marcatura dopo marcatura, di scavalcare l’altro per il Pichichi e la Scarpa d’Oro. Il traguardo dei 50 gol, non è inarrivabile per nessuno dei due, anzi, e sarebbe un record incredibile. Leo Messi, d’altronde, sembra avere ben saldo il titolo di capocannoniere della Champion’s, con 14 gol, e Ronaldo deve batterlo almeno nella Liga per avere qualche speranza per il prossimo Pallone d’Oro.