Dopo Xenoblade Chronicles e The Last Story è ora la volta di un terzo action RPG giapponese: Pandora’s Tower. Il popolo del sol sevante pare si sia sbloccato dalla crisi narrativa che lo aveva assediato da diversi mesi a questa parte e ora stia tornando a nuova vita.
La storia gira intorno a due innamorati, Helena e Aeron, il cui idillio verrò spezzato da una maledizione scagliata da mostri che attaccheranno il paese durante la Festa del Raccolto, tale maledizione colpirà Helena e se non verrà spezzata la renderà un mostro nel giro di poco tempo. Una strega, a conoscenza di tutto, idicherà ad Aeron la strada da percorrere per salvare la sua amata.
La missione di Aeron sarà quella di scalare tredici torri e sterminare i demoni e i Boss relativi per estrarre loro pezzi di carne che andranno a frenare la progressione della “malattia”. I Boss di ogni torre saranno estremamente coriacei e necessiteranno di strategie apposite per essere abbattuti queste fasi saranno una delle fasi forse più interessanti di ogni livello. Ovviamente durante le nostre scalate verremo sempre di più a conoscenza dei retroscena della storia dei due protagonisti e delle dinamiche che hanno portato alla loro sventura.
Durante tutto il gioco, abbastanza longevo, dovremo stare attenti al livello di salute di Helena, elemento che metterà un certo livello di pressione al giocatore durante tutta la campagna. I dialoghi e l’interazione con personaggi non giocanti sarà fondamentale per l’incedere dell’avventura, le scelte del giocatore determineranno la sua storia all’interno del mondo di Graecia, portandolo ad uno dei sei differenti finali possibili. Pandora’s Tower unisce sapientemente elementi ruolistici e action, in particolare questi ultimi prendono ispirazione dalla tradizione più pura del genere generando un gameplay veloce, sempre in tempo reale e con un protagoista perennemente in inferiorità numerica rispetto alle orde di mostri che ricordano molto God of War.