Alla fine del 2011, la Apple decise di avviare un programma di sostituzione che si occupava di ritirare i modelli di iPod nano di prima generazione. Gli utenti, dopo aver verificato che i modelli fossero quelli soggetti alla sostituzioni, potevano ricevere a casa una variante del tutto nuova, ma comunque obsoleta. Alcuni fortunati, però, hanno ricevuto iPod Nano di sesta generazione poiché le scorte di quelli di prima generazione erano terminate.
Come mai la Apple prese questa decisione? Vi avevamo già spiegato che tali dispositivi erano potenzialmente pericolosi, difatti, potevano surriscaldarsi a tal punto da esplodere.
Non si trattava di un timore infondato, difatti, alcune persone hanno avuto delle spiacevoli disavventure con i propri iPod di prima generazione. Non tutti, però, hanno pensato che potesse essere un piccolo incidente di percorso, ma alcuni hanno deciso di ricorrere a vie legali. Soprattutto una coppia giapponese ha scelto di denunciare casa Cupertino per ottenere un rimborso adeguato. Gli estremi per lanciare una causa legale, ovviamente, c’erano. Il possessore dell’iPod difettato, difatti, ha addirittura riportato ustioni alla mano a causa del device eccessivamente surriscaldato. La causa, partita a luglio, ha avuto finalmente una conclusione.
La Apple è stata costretta dal tribunale di Tokyo a pagare la cifra di 6000 Yen alla coppia giapponese. I vincitori sono riusciti a battere casa Cupertino proprio grazie al programma di sostituzione lanciato dall’azienda per ritirare quei modelli di iPod. Secondo il giudice, infatti, tale programma confermava l’esistenza di un problema.
Circa 5600 euro sono usciti dalle tasche della mela morsicata che solitamente è abituata a far entrare soldi nelle proprie casse e non il contrario.