Riguardo alla riforma del lavoro il Testo che sarà presentato alle Camere è diverso rispetto ai contenuti esposti dal Governo nei giorni scorsi a Palazzo Chigi. A farlo presente prima delle festività pasquali è stata Rete Imprese Italia che, di conseguenza, ha espresso preoccupazione in merito a modifiche che dall’Associazione vengono considerate tanto peggiorative quanto inattese. In particolare, Rete Imprese Italia ritiene che il Testo della riforma presenti rigidità ed aggravi di costi a carico delle PMI dei settori del turismo, del commercio, dell’artigianato e del terziario.
Ad esempio, per il turismo Rete Imprese Italia, in assenza di modifiche al Testo di riforma, rileva penalizzazioni in virtù del fatto che dall’aumento dei costi non è stato del tutto escluso il lavoro stagionale. Criticità nel complesso vengono rilevate da Rete Imprese Italia sia sulla flessibilità in entrata, sia su quella in uscita attraverso l’introduzione di procedure ad alto tasso di burocrazia.
Di riflesso l’Associazione che rappresenta le imprese ed i professionisti di Cna, Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio e Casartigiani, auspica che in tempi brevi possa essere avviato con il Governo e con il Parlamento un confronto al fine di valutare in maniera realistica e costruttiva correzioni e modifiche. Altrimenti si rischia che la riforma, anziché sostenere la crescita e l’occupazione, vada a rendere ancora più pericolosa quella che è proprio nel corso di quest’anno la fase recessiva del ciclo economico. Mercoledì scorso, tra l’altro, Rete Imprese Italia sul tema relativo alla riforma del lavoro era intervenuta con una nota chiedendo, rivolgendosi al Governo, che il testo, prima del varo da parte del Consiglio dei Ministri, fosse illustrato alle parti sociali.