Molti conti di deposito remunerati che sono sottoscrivibili in Italia in queste ultime settimane sono diventati meno appetibili in termini sia di rendimenti offerti, sia di durata delle promozioni. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata per il corrente mese di aprile del 2012 dall’Aduc in accordo con un articolo a cura di Barbara Auricchio. In particolare, la recente discesa dello spread sulla curva dei tassi a breve termine ha portato molti Istituti di credito a rivedere al ribasso i rendimenti per i conti di deposito con vincolo delle somme investite.
Poi ci sono anche quelle banche che per le proposte in promozione hanno lasciato i tassi invariati, ma nello stesso tempo hanno ridotto la durata della promozione stessa. Queste scelte sono frutto anche delle incertezze sull’evoluzione e sulla dinamiche che a breve potranno far registrare i mercati finanziari.
D’altronde proprio in questi ultimi giorni per l’Italia lo spread Btp-Bund, dopo essere sceso sotto i 300 punti base, è ora in area 370 anche in ragione delle nuove tensioni e pressioni speculative sulla Spagna. In altre parole questo significa che si continua a navigare a vista e che l’Italia, in ogni caso, non è ancora del tutto immune da possibili nuovi attacchi sul debito pubblico proprio in ragione del fatto che la crisi non è italiana, ma strutturale e di portata europea. D’altronde negli ultimi mesi la Bce è intervenuta fornendo al sistema bancario del Vecchio Continente ampia liquidità a tassi accomodanti per scongiurare nuove e pesanti crisi sistemiche che l’Europa quasi di certo non sarebbe stata in grado di affrontare anche in virtù delle divergenze di natura politica ed economica tra i principali leader dei Paesi membri.