Le tasse locali pesano su ogni cittadino italiano per ben 1.230 euro medi l’anno a fronte di punte più elevate dove i redditi medi dei contribuenti sono più alti. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia che ha scattato la Cgia di Mestre in merito alla pressione tributaria locale, ovverosia all’ammontare delle tasse che i cittadini pagano ogni anno ai Comuni, alle Province ed alle Regioni. Le Province dove i contribuenti pagano più tasse locali sono quelle delle Lombardia, ben otto su dieci nella speciale top ten stilata dall’Associazione degli artigiani mestrina.
Ma secondo la CGIA di Mestre il peggio deve ancora arrivare in quanto proprio per l’anno in corso è attesa un’impennata della tassazione locale che viene senza mezzi termini giudicata impressionante. Ricordiamo che quest’anno, tra le nuove tasse introdotte con le manovre finanziarie, torna l’imposta comunale sugli immobili con un nuovo nome.
Non si chiama infatti più ICI ma Imu e colpirà non solo le seconde case, ma anche le abitazioni principali, le prime case ad uso residenziale per intenderci. Insomma, torna l’Ici sulla prima casa che oramai da qualche anno a questa parte milioni di famiglie italiane non pagavano più, in quanto abolita, ma che ora dovrà essere versata già nelle prossime settimane a titolo di prima rata. L’Imu porterà nuovi incassi per lo Stato nell’ottica della stabilità dei conti pubblici, ma già sta pesando su un settore come quello immobiliare che in Italia continua palesemente a ristagnare anche in ragione delle difficoltà di accesso al credito con il fine della stipula di mutui ipotecari.