Già da diversi mesi in Italia per il mercato dell’auto è notte fonda in virtù di un persistente calo, mese dopo mese, delle immatricolazioni. Ma la situazione è ancor peggiore nel Sud Italia, dove nel primo trimestre del 2012 c’è stato un vero e proprio crollo. A rilevarlo è un Rapporto dell’Unrae, l’Unione delle case automobilistiche estere che operano in Italia, da cui è in particolare emerso come nel primo trimestre del 2012, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il mercato dell’auto su scala nazionale abbia fatto registrare una contrazione del 21% rispetto invece, su base regionale, al -30% della Sicilia e addirittura al -35% della Campania.
Nel dettaglio, in Campania nel periodo gennaio-marzo del 2012 sono state immatricolate solo 15.083 vetture con una perdita netta pari a ben 8 mila unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il risultato è frutto nel trimestre del crollo delle immatricolazioni a Napoli con un pesante -36% e poi a seguire Salerno con -34% e Caserta con -31%.
Non va molto meglio in Sicilia dove sono state immatricolate nel primo quarto del 2012 16.166 vetture con un calo netto anno su anno pari a ben 7 mila unità circa. Anche in questo caso i numeri sono pessimi da Catania con un -29% a Palermo con una contrazione trimestrale del 27%. Secondo quanto dichiarato dal Direttore Generale dell’Unione delle case automobilistiche estere, Romano Valente, la crisi del settore auto è frutto di un insieme di fattori che penalizzano il comparto. Si parte nello specifico dalla disoccupazione per poi passare alla stretta creditizia e all’elevato costo delle assicurazioni con la conseguenza che per il rilancio del settore servono misure strutturali che diano sostegno alla domanda con agevolazioni per le famiglie e per le imprese.