Si è chiusa la dodicesima stagione del Grande Fratello, l’edizione più stanca e meno emozionante da quando nel settembre del 2000 è iniziato il ciclo del famoso reality di Endemol e certamente il più famoso in Italia e nel mondo. La stessa vincitrice, Sabrina Mbarek, originaria della Tunisia, è lo specchio di un format, che quest’anno ha fatto flop sotto tutti i punti di vista. Anche l’ultima puntata, la generalmente tanto attesa finalissima, ha esitato ascolti imbarazzanti, con uno share medio del 20,2% e 3,9 milioni di telespettatori, battuta anche dai 7,1 milioni di “Maria di Nazareth” su Rai Uno, che ha ottenuto il 25,5% di share.
E dire che l’ultima puntata è finita alle ore 01.30 di notte, con la seconda serata senza alcuna reale concorrenza né sulle reti Mediaset (ovvio!), né su quelle Rai.
Eppure, il pubblico pare non essersi interessato nemmeno alla proclamazione del vincitore. D’altronde, gli stessi volti dei finalisti la dicono molto lunga sulle caratteristiche del programma di quest’anno, di cui quasi nessuno riesce a ricordare i nomi, come ammette lo stesso Alfonso Signorini in un’intervista a “Panorama” e che segue dallo studio da 5 anni il reality, in compagnia della conduttrice Alessia Marcuzzi. Si confondono i nomi e le facce, perché effettivamente i personaggi selezionati quest’anno dalla produzione non hanno mai bucato lo schermo, per usare un linguaggio televisivo. A dirla tutta, hanno soltanto attirato le antipatie del pubblico, oltre che della stessa produzione e conduzione, che non hanno nascosto in alcuni momenti la loro irritazione per gli atteggiamenti poco educati e anche poco veritieri dei concorrenti.
Adesso, un pò tutti ammettono in Mediaset che il reality va rivisto tutto. Dopo 12 anni è normale cambiare, ma dopo questa edizione è assolutamente essenziale, almeno che non si voglia mantenere un reality solo a fini di riempimento, cosa che non sarebbe possibile per i costi implicati.
Una delle critiche ricorrenti, come si diceva, è la scelta poco curata del cast. Conseguenza del poco tempo a disposizione, visto che le selezioni sono dovute avvenire in solo tre mesi, ossia nello spazio tra l’undicesima e quest’ultima edizione.
Per non parlare poi della scelta sbagliata di annunciare un’edizione lunga, negli intenti dei produttori di nove mesi, dopo i sei mesi della scorsa edizione. Per di più, avendo solo la pausa estiva di mezzo. Adesso, perciò, una pausa sembra obbligata. Almeno un anno, si vocifera dagli studi di Cologno Monzese. Si parla di gennaio 2013, ma sarebbe troppo poco. E’ probabile che la prossima edizione avvenga nel 2014 o alla fine del 2013.
In ogni caso, la formula sembra essere destinata a cambiare. Il modello di ispirazione dovrebbe essere “Amici” di Maria De Filippi. Cosa hanno in comune i due show? Entrambi mandano in onda ragazzi sconosciuti, ma il programma della De Filippi continua a mietere successi. Sarà che si tratta di un talent, ma si fa notare come il serale di “Amici” vada in onda su Canale 5, solo dopo quattro mesi di strisce pomeridiane. Come dire, prima si prende confidenza con il cast, si creano personaggi mediatici e poi li si lancia in prima serata.
E allora chissà che il prossimo casting del Grande Fratello non sia fatto in diretta TV, consentendo al pubblico di intervenire e dire la sua.
Di certo, non giova all’economia del reality il fatto che arrivino in finale volti poco amati dal pubblico. Quest’anno sono stati i casi di Franco o di Martina, giunti all’ultima puntata senza arte, né parte. Tanto che lo stesso Signorini avanza il dubbio che anche sul nome della vincitrice ci sia stato l’aiutino dei call center.
Insomma, non gara truccata, ma alterata dai voti a comando, questo forse sì. Se no, come spiegare che una concorrente isterica, il cui nome è legato solo a una (finta?) storia con un altro concorrente, Vito, abbia stravinto il televoto, con i tre quarti delle preferenze contro una molto più amata Gaia?
Certo, la percezione tra pubblico in studio e quello di tutta Italia può essere diversa, anche per un fattore geografico, ma di sicuro sono molti gli interrogativi sull’andamento di alcuni televoti di questa edizione, che hanno visto quasi regolarmente eliminati proprio quelli, che sulla carta sarebbero stati i concorrenti più forti e di punta.
E poi, che dire della sfornata continua di concorrenti? Anche questo non aiuta a fidelizzare il pubblico, perché si rischia di formare in corsa un cast sempre nuovo, che se quest’anno è stato anche un rimedio al fallimento del cast originario, alla lunga non aiuta a creare quei personaggi, in grado di tenere incollati più telespettatori alla poltrona.
E anche da questo punto di vista non si può non notare che sui cinque finalisti dell’ultima puntata di domenica, solo Gaia fosse entrata ad ottobre, alla prima puntata. Gli altri erano subentrati successivamente e la vincitrice, addirittura, a gennaio.
Ma forse, più in generale, inizia a stancare veramente il pubblico il puntare forzatamente a creare storie amorose vere o presunte, con dinamiche sempre maledettamente uguali (innamoramento, corna dentro e fuori la casa, rottura delle liaison, etc), che hanno il senso del grottesco e che rendono il programma solo un affare per donnine in cerca del pettegolezzo. Tornare alle origine sarebbe certamente impossibile, perché mancherebbe il presupposto della non consapevolezza dei concorrenti del gioco che vanno a fare. Ma che ci sia il bisogno di un remake a 180 gradi è fuor di dubbio. La pausa lunga servirà anche a quest’anno.