Sono a dir poco eccezionali i risultati ottenuti da Apple e Google nel mondo della telefonia e dei tablet. Le aziende, e in generale, l’utenza business che fino a pochi mesi fa sceglieva ad occhi chiusi di acquistare un prodotto della RIM (acronimo per Research in Motion, azienda produttrice dei Blackberry), ora punta su prodotti quali iPhone e Samsung Galaxy, capaci di garantire maggiori prestazioni e di offrire contestualmente più semplicità e sicurezza d’uso.
Non è un caso, quindi, che per il quinto trimestre consecutivo la Blacberry abbia avuto risultati deludenti, vendendo 11.1 milioni di dispositivi in meno rispetto alle attese, ben il 21 % in meno rispetto al terzo trimestre 2011. La perdita è stata di 125 milioni di dollari, mentre i ricavi sono stati di 4.19 miliardi. Per provare a rilanciare l’azienda, sono stati annunciati cambi al vertice, con le dimissioni di Jim Balsillie, David Yach, e Jim Rowan, rispettivamente co-amministratore delegato e membro del CDA da vent’anni, chief technology officer, e chief operating officer.
A due mesi di distanza dalla nomina di Thorsten Heins alla guida della società, sono state annunciate delle operazioni di revisione delle strategie, che hanno il sapore di un cambio radicale: “È ora chiaro che Research in Motion ha bisogno di un cambio sostanziale -dichiara Thorsten Heins. Ci sarà un’ampia revisione strategica delle opportunità strategiche, incluse partnership e joint venture.”
Non è esclusa nemmeno la possibilità di una cessione. Tra le aziende maggiormente interessate troviamo Amazon, e soprattutto Microsoft, che dopo Nokia potrebbe portare sui Blacberry i propri sistemi operativi, sfruttando il marchio della mora, e i suoi brevetti, e presentando quindi dei telefoni che potrebbero dare filo da torcere ad Apple e Google. Vedremo cosa accadrà.
Fonte: ilmessaggero.it