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Uova di Pasqua: la storia e la simbologia

Published by
Lucrezia Liuzza

La Pasqua è ormai vicina e il lungo periodo di quaresima caratterizzato da rinunce, soprattutto in campo alimentare, sta giungendo al termine. Fervono i preparativi per i festeggiamenti e i supermercati ormai sono coloratissimi per via delle infinite varietà di Uova di Pasqua che riempiono gli scaffali. Una lunga storia caratterizza il gesto di scambiarsi le uova come dono e adesso cercheremo di riscoprirla insieme.

Ripercorrendo la tradizione legata alle uova pasquali scopriamo che, sebbene quelle di cioccolato siano recenti, l’atto di scambiarsi o comunque di decorare e mangiare uova nel periodo pasquale risale addirittura al medioevo. Simbolo di vita e di sacralità non solo in ambito religioso, molti popoli attribuiscono all’uovo un ruolo importante: secondo gli antichi egizi l’uovo era il fulcro dei quattro elementi aria, acqua, fuoco e terra; secondo alcuni miti pagani invece l’uovo ricorda l’unione tra il cielo e il pianeta che vanno ad unirsi; già i Persiani seguiti poi dai Cinesi e dai Greci usavano scambiarsi semplici uova di gallina all’inizio di primavera come segno di rinascita, questo gesto sanciva per certi versi una sorta di capodanno.

La tradizione legata alle uova nel contesto della Pasqua ha comunque origini molto antiche e rappresentano insieme alla colomba i due simboli per eccellenza nella celebrazione della Festività Cristiana. Sin dal medioevo infatti era consuetudine scambiarsi delle comuni uova di gallina decorate per celebrare la Pasqua e con lei la rinascita e ovviamente la resurrezione di nostro Signore; per i ricchi del tempo venivano realizzate anche uova artificiali rivestite di metalli preziosi come oro, argento e pietre preziose.

Per quanto riguarda la sorpresa o comunque il dono che comunemente associamo all’apertura dell’uovo ancora oggi, l’idea è scaturita dall’orafo Peter Carl Fabergé che realizzò per la zarina Maria, su commissione dello Zar regnante in Russia nel 1883, un uovo in platino contenente un secondo uovo d’oro che a sua volta conteneva una riproduzione della corona imperiale. Fortunatamente i nostri bimbi si accontentano di doni semplici come un aeroplanino o un piccolo peluche e anzi di sicuro non gradirebbero proprio una mini corona all’interno del loro uovo.

Nell’ultimo secolo la tradizione delle uova di pasqua è proseguita invariata: in alcuni posti come la Grecia e in altri Paesi ortodossi si usa infatti ancora regalare un uovo sodo colorato di rosso – colore usato per rappresentare la Passione di Cristo – il giovedì Santo e conseguentemente consumarlo il giorno di Pasqua. In molte parti del mondo, compresa l’Italia, le uova regalate sono di cioccolato di vari tipi e formati. Dal cioccolato al latte a quello fondente, da quello bianco a quello speziato passando per una serie di decorazioni e fatture più o meno pregiate l’uovo di cioccolato rappresenta la fine delle rinunce quaresimali mantenendo comunque la forma di uovo per i motivi di simbologia sopra descritti.

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Lucrezia Liuzza