Con l’imperante caro benzina, e spesso anche a causa dei rischi per la sicurezza nell’agro-alimentare, spuntano oramai come funghi nel nostro Paese i “GAS”, ovverosia i Gruppi di Acquisto Solidale. A farlo presente nei giorni scorsi è stata la Coldiretti nel sottolineare, inoltre, come unitamente a queste strutture organizzate ce se siano tantissime che sono frutto di accordi verbali e di iniziative spontanee. Trattasi, nello specifico, di cittadini che vivono nello stesso condominio, o ad esempio colleghi di lavoro che decidono di fare la spesa in gruppo puntando non solo sulla qualità, ma anche sul risparmio attraverso sconti praticati in ragione delle maggiori quantità acquistate.
Insomma, se nel complesso in Italia i consumi languono, e spingono in basso il prodotto interno lordo nazionale, ci sono comunque forme di acquisto e di distribuzione dei prodotti agro-alimentari che si muovono in controtendenza e con tassi di crescita particolarmente interessanti.
Direttamente presso le aziende agricole, o presso i mercati direttamente gestiti dagli agricoltori, i cosiddetti farmers market, la formula dell’acquisto senza intermediazioni, dal produttore al consumatore, non solo permette di acquistare al giusto prezzo, ma taglia anche le emissioni in quanto gli acquisti sono, come si dice, a chilometri zero. Secondo quanto riportato dalla Coldiretti, le forme organizzate come i Gas adottano ciascuno i propri criteri sia nella scelta dei fornitori, sia per le modalità di consegna che spaziano dall’ordine inoltrato via Internet alla vera e propria adozione da parte del Gruppo d’acquisto solidale di alberi, piante e capi di bestiame. Insomma l’unione fa la forza, ed anche il risparmio.