Posticipo domenicale emozionante nella ventottesima di Serie A, che mette di fronte due grandi pretendenti al terzo posto. Udinese e Napoli si danno battaglia e pareggiano per 2-2, risultato che forse penalizza maggiormente i friulani, in doppio vantaggio per 80′ minuti, ma puniti dalle magie di un Cavani in grande spolvero.
Assenze pesanti su entrambi i fronti, con Guidolin che deve fare a meno di Benatia e Basta, rimpiazzati da Coda e Pereyra e tiene a riposo Armero, affaticato dopo il giovedì di coppa; Mazzarri fa respirare Hamsik e deve rinunciare agli acciaccati Lavezzi e Maggio: in campo vanno Dzemaili, Pandev e Zuniga.
Parte iniziale del match sicuramente poco esaltante dal punto di vista delle occasioni da gol, ma che propone un’Udinese più equilibrata al fronte di un Napoli più offensivo. Sono però i friulani a portarsi in vantaggio al 28′, quando Fabbrini dalla destra mette un cross basso sul quale si avventa l’indisturbato Pinzi, che può così festeggiare la sua trecentesima presenza in Serie A. I partenopei provano la reazione, ma il possesso palla è lento e prevedibile di fronte alla difesa schierata bianconera; gli unici tentativi sono dalla distanza, con Gargano e Dzemaili, ma Handanovic fa buona guardia.
La seconda frazione ripresenta lo stesso copione e, come prima, è ancora l’Udinese a colpire in ripartenza. Stavolta l’azione si sviluppa dalla sinistra con il cross di Pasquale che trova nuovamente Pinzi al colpo di testa: il centrocampista viene però fermato dal palo, la in agguato c’è Di Natale pronto a ribadire in rete il 2-0. Per lui è l’ottavo centro contro la squadra della sua città, il diciannovesimo in questo campionato.
Nonostante l’ingresso di Hamsik, il Napoli sembra faticare a trovare sbocchi, ma l’espulsione di Fabbrini per doppia ammonizione riaccende le speranze azzurre, con Mazzarri che getta in mischia anche Vargas. La partita diventa ancora più tesa quando l’arbitro Rocchi concede il calcio di rigore ai campani per un fallo di mano commesso da Domizzi che provoca le proteste di Guidolin, che viene allontanato dal direttore di gara: Cavani si presenta sul dischetto ma calcia orrendamente addosso ad Handanovic. Episodio che sembra spegnere definitivamente i sogni di rimonta partenopei, ma l’attaccante uruguaiano si riscatta nel finale dimostrando la personalità del campione. Prima accorcia le distanze con un gran calcio di punizione dal limite, poi trova il punto del 2-2 calciando di sinistro sotto le gambe di Handanovic. Il portiere friulano evita la vittoria napoletana con un grande intervento su Zuniga nei secondi finali.
Partita palpitante, soprattutto nella seconda frazione, che dimostra ancora una volta l’efficacia del gioco dell’Udinese e la capacità di reazione della squadra di Mazzarri. Per entrambe le squadre svanisce però l’opportunità di scavalcare la Lazio al terzo posto, restando appaiate un punto dietro i biancocelesti a quota 47. La lotta al piazzamento Champions si fa sempre più interessante.