Solidità finanziaria unita alla sostenibilità del dividendo dal 2012 al 2015. Ed ancora, nello stesso periodo, una crescita elevata della produzione di idrocarburi, ad un ritmo di espansione medio superiore al 3% annuo, ed il rilancio del programma di efficienza con obiettivi di miglioramento dell’Ebit da qui al 2015. Sono questi alcuni dei target del Piano Strategico 2012-2015 presentato da Eni S.p.A., colosso energetico quotato in Borsa a Piazza Affari. In particolare, il Piano è stato presentato giovedì scorso alla comunità finanziaria dall’Amministratore Delegato di Eni S.p.A. Paolo Scaroni.
Riguardo agli investimenti, nei quattro anni dal 2012 al 2015 Eni mira ad investire ben 59,6 miliardi di euro, di cui oltre il 75% da destinare alle attività upstream col fine di sostenere nel medio e nel lungo termine l’attività produttiva. Intanto il Consiglio di Amministrazione di Eni S.p.A., dopo aver approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre del 2011, ha convocato l’Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, il 30 aprile prossimo in prima convocazione.
All’ordine del giorno, oltre all’approvazione del Bilancio 2011, c’è anche l’approvazione della proposta di dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione. Nel dettaglio, il CdA ha proposto a valere sull’esercizio 2011 il pagamento di un dividendo pari a 1,04 euro per azione. Considerando che già 0,52 euro unitari per azione sono stati pagati nel settembre scorso a titolo di acconto, ne consegue che a saldo saranno pagati agli azionisti altri 0,52 euro in data 24 maggio con stacco della cedola fissato per lunedì 21 maggio del 2012. Il dividendo 2011 di 1,04 euro complessivi è più alto rispetto ad una cedola di 1 euro complessivamente pagata dalla società del cane a sei zampe agli azionisti a valere sul Bilancio 2010.