Dopo Inter e Napoli, anche l’Udinese abbandona l’Europa. E con il rammarico di aver praticamente raggiunto l’impresa, sprecando tutto malamente.
Il 2-0 maturato ad Alkmaar contro l’Az viene annullato dopo appena 15 minuti, facendo sperare in una rimonta più facile del previsto, data anche la superiorità numerica arrivata dopo una cinquantina di secondi.
Floro Flores scappa ai centrali olandesi e viene steso in area da Viergever: è rigore con tanto di espulsione, a dimostrazione che meglio di così non si poteva partire. Rispetto all’andata Di Natale c’è e si vede quando trasforma il tiro dagli undici metri. Partita ovviamente in discesa per gli uomini di Guidolin, che deve fare a meno di Danilo squalificato e perde subito Benatia per infortunio; al suo posto Pasquale. Il nuovo entrato si rende protagonista della bellissima azione del 2-0 friulano, facendosi trovare in area da Pazienza e servendo Di Natale sul secondo palo, pronto a firmare la doppietta. Che dovrebbe ammazzare l’Az. Gli olandesi però si impadroniscono del gioco nonostante giochino in 10 e trovano il punto decisivo: lo straripante Poulsen scappa sul fondo e trova Falkenburg in mezzo all’area. Proprio lui, che aveva siglato il 2-0 nei Paesi Bassi, concede il bis scappando con un dribbling e sparando un sinistro sotto l’incrocio.
Grave errore difensivo dell’Udinese, dovuto forse anche ad una mancanza di concentrazione dopo il doppio vantaggio. I bianconeri ci provano con il solito Di Natale con un tiro a lato al 42′ ed un destro volante in avvio di ripresa, ma l’Az dimostra tutte le sue qualità nella seconda frazione. Organizzazione eccellente, sicurezza nel giocare il pallone e nel riproporsi nonostante l’inferiorità numerica, con il centravanti Altidore a battagliare per far salire la squadra e l’australiano Holman a svariare su tutto il fronte d’attacco. È lui a scappare a Pasquale, che si vede costretto a stenderlo in area: è il rigore che potrebbe chiudere definitivamente il match, ma dal dischetto Elm calcia altissimo regalando un’altra mezz’ora di speranza ai friulani. Entra anche Fabbrini a portare un po’ di vivacità sulla fascia destra, rendendosi subito pericoloso con un bel sinistro di poco alto. Sono però gli ospiti a gestire la situazione con grande personalità, sfiorando il pari nella doppia occasione capitata sui piedi di Altidore e Maher, che trovano entrambi la grande opposizione di Handanovic. Il forcing finale della squadra di Guidolin si rivela infruttuoso contro una difesa ben organizzata e favorita dagli enormi errori tecnici soprattutto da parte di Armero e Pasquale.
L’Udinese vince 2-1 ma non basta. Nonostante una gara coraggiosa, Di Natale e company abbandonano l’Europa League al cospetto di una squadra più in forma, maggiormente organizzata e con una qualità probabilmente superiore.