Il 2011 per Intesa Sanpaolo s’è chiuso con un bilancio sul quale hanno pesato le svalutazioni, ma a fronte comunque di una forte solidità patrimoniale in virtù di un coefficiente EBA al 9,2% anche dopo il pagamento delle cedole. Il Consiglio di Gestione, infatti, ha deliberato per proporre all’Assemblea il pagamento di una cedola in contanti pari a cinque centesimi di euro unitari per azione, sia per i titoli ordinari, sia per le azioni a risparmio. Il monte dividendi, preso dalle riserve, ammonta a complessivi 822 milioni di euro circa in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna dal Gruppo bancario Intesa Sanpaolo S.p.A..
Stando alle quotazioni di Intesa Sanpaolo in Borsa dello scorso 13 marzo del 2012, il rendimento in funzione del dividendo oggetto di approvazione da parte dell’Assemblea è pari al 3,4% per i titoli ordinari, ed al 4,1% per le azioni a risparmio. Una volta approvato dall’Assemblea, il dividendo sulle azioni ordinarie ed a risparmio di Intesa Sanpaolo S.p.A. sarà messo in pagamento il 21 giugno a fronte dello stacco della cedola in data lunedì 18 giugno del 2012.
Per quel che riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, la società quotata in Borsa a Piazza Affari ha fatto presente come per il Piano di Impresa presentato nell’aprile 2011 sia necessaria una revisione per quel che riguarda gli obiettivi quantitativi a livello di Gruppo. Questo tenendo conto sia della recente evoluzione negativa dei mercati, sia delle attese di decelerazione del ciclo economico in Italia. Ed il tutto fermo restando in ogni caso il mantenimento dell’obiettivo del Piano d’Impresa dato dal 10% di Core Tier 1 ratio a partire dal corrente anno.