Riforma mercato del lavoro: non si farà senza il sì dei sindacati

Sono cominciati i colloqui del ministro Fornero con le parti sociali e i sindacati per la riforma del mercato del lavoro. Il ministro ha dichiarato solo poche ore fa che non capirebbe un no dei sindacati. Inoltre, Fornero ha specificato di non voler andare apertamente contro i sindacati stessi: “E’ chiaro – ha detto il ministro – che se uno comincia a dire no, perché dovremmo mettere una paccata di miliardi e dire ‘poi voi ci dite di si’?”.

Il ministro si è impegnato a trovare delle “risorse più adeguate” per potenziare gli ammortizzatori sociali, ma non è disposta a mettere “una paccata” di soldi in questo nuovo progetto senza il sì dei sindacati. “Noi proponiamo qualcosa – sottolinea Fornero -. Mi sono impegnata a che le risorse non vengano tolte dall’assistenza. Mi sembra sia un buon impegno. Avrei voluto sentire una piccola parola di apprezzamento per questo impegno”.

Nonostante il governo abbia decisamente aperto ad una discussione con i sindacati, Bonanni, segretario della Cisl, avverte che il tavolo salterà se non sarà modificata la parte sulla mobilità e sugli ammortizzatori sociali. “Il Governo deve stare attento, perché dopo la vicenda delle pensioni, se salta anche questo tavolo c’é una cesura non facile“, ha dichiarato il segretario Cisl da Trieste.

Resta poi da risolvere il problema del “passo indietro” della Cgil, con il segretario Susanna Camusso che ha dichiarato: “Ho parlato di un passo indietro perché mentre noi confermiamo che è necessario avere una riforma universalistica degli ammortizzatori sociali e quindi che è giusta l’idea che ci sia il sussidio della disoccupazione per tutti i lavoratori, la proposta che ci è stata fatta ieri è una proposta che non allarga, che non prevede l’indennità per tutte quelle figure che oggi non ne hanno diritto e riduce invece la copertura di quelli che ce l’hanno già”.

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