Piano Industriale Enel 2012-2016

Una nuova politica di dividendi che prevede, a partire dal 2012, un payout non inferiore al 40% dei profitti netti ordinari a livello di Gruppo. Ad annunciarla è stato il colosso elettrico ed energetico Enel S.p.A. in concomitanza con l’approvazione dei dati al 31 dicembre del 2011, da parte del Consiglio di Amministrazione, e con la presentazione alla comunità finanziaria del Piano Industriale 2012-2016. Nel dettaglio, Enel ha archiviato i dodici mesi con un volume d’affari in rialzo dell’8,4% a 79.514 milioni di euro a fronte di un Ebitda e di un Ebit in moderato aumento, pari rispettivamente all’1,4% ed all’1% anno su anno.

A livello di Gruppo il risultato netto 2011 si è attestato in contrazione del 5,5% a 4.148 milioni di euro rispetto ai 4.390 milioni di euro al 31 dicembre del 2010, così come l’utile netto ordinario, sempre a livello di Gruppo, è sceso anno su anno del 7% passando da 4.405 milioni di euro a 4.097 milioni di euro. Bene invece l’indebitamento finanziario, che al 31 dicembre del 2011 è sceso dello 0,7% attestandosi a 44.629 milioni di euro dai 44.924 milioni al 31 dicembre del 2010.

In virtù di questi dati il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. proporrà all’Assemblea dei Soci un dividendo complessivo, a valere sull’esercizio 2011, pari a 0,26 euro per azione comprensivi dell’acconto di 0,10 euro unitari per azione già pagati agli azionisti nello scorso mese di novembre. In merito ai target del Piano Industriale, Enel S.p.A. mira a raggiungere nel 2016 un Ebitda a 19 miliardi di euro, un utile netto ordinario a livello di Gruppo a 5 miliardi di euro, ed un indebitamento finanziario in forte riduzione dai 43 miliardi del 2012 ai 30 miliardi di euro nel 2016.

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