Sono stati diversi i dubbi e le ricerche, ma sembra ormai essere certo che Lucio Dalla non abbia lasciato alcun testamento ufficiale: sono quindi assenti documenti circa il volere del cantautore sulle disposizioni e impieghi del suo grande patrimonio, non essendovi neppure attestazioni di tipo olografica o privata.
A suggerire la scelta di un curatore che si occupasse e facesse chiarimento dell’eredità sono stati Gaetano Curreri, leader degli Stadio, e l‘avvocato Eugenio D’Andrea che hanno presentato istanza al tribunale perchè si scegliesse un responsabile tenuto ad informare dello svolgersi della vicenda. Secondo ancora il leader degli Stadio, il desiderio di Lucio era quello di impiegare il patrimonio per dare vita alla “Fondazione Dalla”, un progetto al quale il cantante stava già lavorando.
In assenza quindi di un documento sembra che l’eredità si avvicini a cinque parenti da parte della madre di Dalla, che però alla notizia che Lucio volesse creare una fondazione hanno dichiarato di non avere nessuna pretesa sui soldi e di essere concordi al progetto. Tuttavia ora spetta al curatore scelto, Massimo Gambini, definire in modo chiaro le procedure.
Intanto continuano gli omaggi verso il grande cantautore scomparso il 1 Marzo: il Corriere della sera ha realizzato un libro più dvd, ricco di foto a cura di Mario Luzzatto Fegiz, dal titolo “Lucio Dalla- Primo Tempo”. Sarà disponibile da domani in edicola con il giornale a 12,90.
Il comune di Bologna invece è in piena attività per riuscire ad intitolare nel più breve tempo possibile uno spazio della città dedicato a Dalla: si parla di intitolargli infatti la zona di confluenza di Via D’Azeglio, Via IV novembre e Piazza Maggiore.