Nonostante la congiuntura non sia delle migliori, nel 2011 in Italia le imprese a guida femminile sono aumentate dello 0,5% rispetto all’anno precedente. A rilevarlo è stata Unioncamere in accordo con un Rapporto a cura del proprio Osservatorio dell’imprenditoria femminile, da cui è inoltre emerso come sia il Centro Italia quello che nel nostro Paese è più “rosa” in termini di imprenditoria. A livello di singole Regioni, invece, quelle leader sono il Lazio e la Regione Lombardia a fronte invece di un calo delle imprese maschili registrato lo scorso anno su scala nazionale.
Nel dettaglio, il 2011 per le imprese a guida maschile s’è chiuso con un saldo negativo per seimila unità circa, mentre alla fine dello scorso anno, con una quota sul totale complessiva pari al 23,5%, le imprese a guida femminile erano poco più di 1,4 milioni, 1.433.863 imprese “rosa” per l’esattezza in accordo con il dato fornito dall’Osservatorio di Unioncamere.
Secondo quanto dichiarato da Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere, i dati dell’Osservatorio dimostrano come l’imprenditoria femminile stia resistendo con orgoglio alla crisi mettendo in campo tutte le sue forze. Ed a sostegno delle imprese in rosa secondo il Presidente di Unioncamere servono però misure che promuovano e che incoraggino l’imprenditoria visto che sono ancora tanti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere tutto il loro bagaglio di professionalità e di creatività. A livello settoriale, nel 2011 le donne per fare impresa hanno scelto in prevalenza i comparti relativi al turismo ed ai servizi alla persona, mentre tra i settori più in espansione ci sono quelli delle costruzioni e delle attività immobiliari.