Dall’1 ottobre di quest’anno ci sarà un nuovo aumento dell’aliquota IVA al 23%, dopo l’ultimo aumento che ha portato l’imposta sul valore aggiunto dal 20 al 21%.
Si prospettano dunque dei nuovi rincari relativi anche ai beni di prima necessità. Ciò comporterebbe una maggiore spesa per le famiglie e un conseguente calo del consumo, favorendo la recessione. Le proteste si fanno fitte in rete, ma anche da parte delle associazioni dei consumatori, che chiedono un passo indietro del Governo, per favorire la crescita.
L’aliquota IVA al 23% porterebbe l’Italia tra i Paesi che pagano di più rispetto agli Stati UE, seconda soltanto ad alcuni Paesi scandinavi. La media europea è infatti del 20,9%, con la Spagna che arriva al 18%, la Germania al 19% e la Francia al 19,6%.