Sono passati cinquant’anni da quando si sono spenti per sempre i riflettori su di lei, ma il mito di Norma Jeane Baker, in arte Marilyn Monroe, non morirà mai. Nata il 01 giugno 1926, e purtroppo scomparsa il 05 agosto 1962, a causa sembra di una fortissima dose di tranquillanti, anche se il mondo intero è convinto che la sua morte “accidentale”, sia stata provocata intenzionalmente dalla potente famiglia americana dei Kennedy, minacciata dal tormentato amore che Marilyn provava per il presidente John, con il quale aveva avuto una relazione, la Monroe fu attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica.
Marilyn firmò il suo primo contratto nel 1946, iniziando a lavorare per la 20th Century Fox, mentre il 1953 fu l’anno della sua consacrazione a stella del cinema hollywoodiano, con il film d’esordio “Niagara“. Subito dopo vennero girati “Gli uomini preferiscono le bionde” di Howard Hawks, dove Marilyn era la protagonista sia come attrice che come cantante, interpretando insieme a Jane Russell, il brano “Diamonds Are a Girl’s Best Friend“, indossando uno splendido abito rosa, e la commedia romantica “Come sposare un milionario“.
In seguito, prese parte ad altre buone pellicole come “La magnifica preda” di Otto Preminger, e “Quando la moglie è in vacanza” del regista Billy Wilder, film che racconta la storia di un tranquillo padre di famiglia, che mandati in villeggiatura moglie e figlio, resta piacevolmente affascinato dalla sexy vicina di casa, senza però arrivare al dunque con lei. Di quest’opera, è famosissima la scena della gonna del vestito bianco di Marilyn, che viene sollevata dal passaggio di un treno della metropolitana.
Successivamente, fu la volta di “Fermata d’autobus“, per cui l’attrice ottenne una nomination al Golden Globe come migliore attrice in un film commedia o musicale, e il lungometraggio di maggior successo intitolato “A qualcuno piace caldo” (1958), storia di due musicisti, Jerry (Jack Lemmon) e Joe (Tony Curtis), che testimoni del “massacro di San Valentino” avvenuto a Chicago, sono costretti a scappare travestendosi da donne, per eludere i gangster di Al Capone. Il loro destino sarà poi quello di aggregarsi a un’orchestra femminile di jazz, conoscendo la procace Zucchero “Candito” Kandinsky (Marilyn Monroe).
Dopo una vita sentimentale burrascosa e altri lavori, che a causa di gravi problemi di salute di Marilyn, non vennero mai portati a termine dalla diva, la Monroe decise di congedarsi dal mondo, andandosene in punta di piedi, dolcemente addormentata nel letto della sua casa di Brentwood (Los Angeles), a soli 36 anni. I suoi funerali si tennero al Westwood Memorial Park l’8 agosto del 1962, mentre a tutt’oggi, questa straordinaria ed infelice interprete, è sepolta presso il Westwood Village Memorial Park Cemetery.
Adesso, dopo aver ripercorso con nostalgia, l’esistenza di un’artista così piena di talento, simbolo di grazia e seduzione, il celebre Festival di Cannes ha deciso di omaggiarla ancora una volta, scegliendola come icona cinematografica dell’edizione 2012, per la precisione la 65°, che si svolgerà dal 16 al 27 maggio. Il manifesto del mondano evento, ritrarrà Marilyn mentre spegne una candelina su una torta di compleanno, foto che l’attrice si fece scattare da Otto L. Bettmann.