Il reparto Nas dei carabinieri di Palermo ha portato a termine un’operazione che ha visto denunciate due persone e sequestrati quasi 10 tonnellate di formaggio: 5 nel palermitano e 4, 5 nell’agrigentino, pericolosi per la salute pubblica in quanto mal conservati.
In provincia di Palermo è stato trovato un caseificio completamente abusivo dove venivano prodotti formaggi e ricotta in condizioni di carente igiene sanitaria e ambientale. Sono stati rinvenuti nel corso dell’ispezione formaggi tipici come caciocavallo e pecorino e ricotta – sia fresca che congelata – in cattivo stato di conservazione, tenuti in locali sporchi, insalubri e pieni di muffa e prodotti senza nessuna autorizzazione. I militari hanno trovato anche 3 quintali di siero di latte in polvere, che è vietato per legge tenere negli stabilimenti produttivi perché potrebbe essere usato illecitamente per produrre ricotta, e alcune decine di forme di formaggio prodotte in loco e pronte per essere vendute ma che riportavano etichette contraffatte relative ad un altro stabilimento estraneo all’accaduto.
Oltre all’intera struttura, comprendente il caseificio e 3 capannoni destinati al deposito per un valore totale di 500mila euro, i Nas hanno posto sotto sequestro anche molti altri prodotti: 300 litri di latte bovino fresco, rotoli di etichette adesive in bianco e tutti i macchinari usati per la produzione dei formaggi. Hanno inoltre denunciato il proprietario all’Autorità Giudiziaria per i seguenti capi d’accusa: detenzione di alimenti alterati ed in cattivo stato di conservazione, vendita di prodotti agroalimentari recanti segni distintivi mendaci e scarico di acque reflue industriali in assenza di autorizzazione.
Stessa cosa in provincia di Agrigento: i militari hanno rinvenuto in un caseificio 4,5 tonnellate di formaggio pecorino con muffa e senza documentazione che attesti l’origine e la provenienza delle materie prime e del prodotto stesso. Caseificio e formaggi sono stati posti sotto sequestro ed il titolare è stato denunciato.