Nel nostro Paese le verifiche del Fisco sono fatali, anzi letali per un’impresa su due che dopo chiude i battenti. Questo almeno stando ad un Rapporto a cura di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, da cui è emerso come il 55,9% delle imprese, dopo una verifica fiscale di carattere generale da parte del Fisco, poi non riesce più a sopravvivere. Secondo l’Associazione questa situazione è dovuta al fatto che buona parte delle imprese italiane soffre di una debolezza strutturale al punto che, di fronte alla crisi economica ed alla pretesa tributaria, non riescono più ad andare avanti.
Nel complesso, quindi, i contribuenti, privati ed imprese, hanno sempre più difficoltà nell’assolvere al dovere del pagamento delle tasse. Basti pensare che, secondo quanto emerso dal Primo Rapporto del Contribuente 2012 dell’Associazione, ad aumentare sono per le imposte le richieste di rateazione a fronte di una contestuale sfiducia dei contribuenti in materia di tutela dei loro diritti.
Secondo quanto dichiarato dal presidente di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, Vittorio Carlomagno, molte imprese chiudono purtroppo i battenti anche quando nell’ambito della pretesa tributaria sanno di avere ragione. Anche per questo Contribuenti.it, al fine di aumentare in materia di fisco e tasse il tasso di compliance, ha reiterato al Parlamento il proprio appello in merito all’istituzione con urgenza de Lo Sportello del Contribuente presso gli organi diretti ed indiretti del Fisco unitamente ad una riforma riguardante il Garante del Contribuente. D’altronde è lecito attendersi che, a fronte di una maggiore fiducia dei contribuenti nel buon funzionamento della macchina fiscale, in Italia l’evasione possa diminuire.