Premio Oscar come miglior attrice non protagonista, per aver interpretato Elisabetta I in “Shakespeare in Love” (1999), l’inglese Judi Dench inizia la sua grande e lunga carriera in teatro nel 1957, esordendo sul palcoscenico dell’Old Vic di Liverpool come Ofelia, fragile personaggio della nota tragedia “Amleto“. I primi passi nel mondo della recitazione, l’hanno inoltre vista incarnare altre figure della letteratura e della storia antica, come la dolce e sfortunata Giulietta in una produzione di Franco Zeffirelli, Lady Macbeth per conto della Royal Shakespeare Company, e la regina egizia Cleopatra (1987), che le fece ottenere l’Olivier Award, anche qui come miglior attrice.
Il successo e la fama in campo cinematografico invece, giungono soltanto verso la metà degli anni ’80, con “Il mistero di Wetherby” (1984), Orso d’oro al Festival di Berlino, “Camera con vista” di James Ivory (1985), e “84 Charing Cross Road” (1986), storia di una forte amicizia epistolare, tra un libraio di Londra e una scrittrice americana. In seguito, la Dench avrà la possibilità di lavorare con Kenneth Branagh in “Enrico V” e in “Hamlet“, entrando poi a far parte del cast, di ben tre pellicole della serie “Agente 007“, precisamente “Goldeneye“, “Il domani non muore mai” e “Il mondo non basta“, senza tralasciare l’ultimo capitolo dal titolo “007 Skyfall“, in uscita nelle sale il 9 novembre 2012.
Attualmente però, dopo un’intensa attività attoriale, Judi Dench ha iniziato a manifestare seri disturbi di salute, rivelando alla stampa di soffrire di una grave forma di maculopatia degenerativa, una malattia agli occhi destinata a portare alla completa cecità. L’attrice 77enne, nonostante la spiacevole scoperta, ha già detto che non ha alcuna intenzione di ritirarsi dalle scene, almeno fino a quando le sarà possibile vedere qualcosa.
Al momento infatti, riesce a scorgere solo il viso di chi le sta di fronte, non essendo in grado di distinguere bene la fisionomia delle persone che le sono intorno. Infine, è costretta a farsi leggere i copioni da altri, come il suo agente, un amico o la stessa figlia Finty, attrice a sua volta, dal momento che per lei questa normale operazione è ormai impossibile. Ad ogni modo, sembra che questa particolare situazione che si è venuta a creare, non la preoccupi più di tanto, visto che la Dench ha dichiarato di trovare la cosa piacevole, perché può immaginare la trama di un qualsiasi film propostole, visualizzandola attraverso la sua mente.
Che dire ancora di questa donna straordinariamente coraggiosa? Che è d’obbligo augurarle un grosso in bocca al lupo, per tutti i ruoli futuri che verranno, e che saranno, ne siamo certi, splendidamente cuciti per lei…