C’ è un peperoncino, originario del distretto di Moruga in Australia, che da poco è stato classificato come il peperoncino più piccante al mondo ed è entrato a pieno titolo nel Guinness dei primati grazie alle sue qualità piccanti.
Ad identificarlo è stato il Chili Pepper Institute dell’ Università del New Mexico, dopo una ricerca condotta su alcune tipologie di salse piccanti. Il Trinidad Scorpion Butch Taylor – questo il suo nome – meglio conosciuto come lo Scorpione di Trinidad, deriva dal Capsicum chinense, una specie nativa dell’America Centrale e dei Caraibi. Deve il suo nome a Butch Taylor, proprietario del l’azienda australiana che l’ha creato – la The Chilli Factory – e alla sua particolare forma con l’estremità appuntita che assomiglia al pungiglione di uno scorpione.
Lo Scorpione di Trinidad ha una concentrazione di capsaicina – la molecola responsabile del bruciore – talmente elevata da sovvertire la classifica nella scala di Scoville. Secondo questa unità di misura, infatti, il peperoncino in questione raggiunge un grado piccantezza mai registrato: 1.463.700 unità o SHU (Scoville Heat Units) tutte concentrate in un peperoncino piccolo come una pallina da golf! Secondo in classifica, nella Top10 dei peperoncini più piccanti al mondo, il Viper Naga con “soli” 1.382.118 SHU.
Giusto per capire di cosa stiamo parlando e per poter avere un’idea di quanto piccante sia, ricordiamo che il tabasco ad esempio misura 30-40mila SHU o che lo spray al peperoncino usato dalla polizia arriva massimo ai 2,5milioni.
Ma quello che forse rende meglio l’idea è ciò che ha detto Marcel de Wit, comproprietario dell’azienda, riguardo all’uso del famigerato peperoncino: racconta Marcel infatti che, per maneggiare lo Scorpione di Trinidad occorre usare i guanti protettivi altrimenti si rischierebbe un bruciore alle mani per almeno 2 giorni; che un’esposizione prolungata e ravvicinata agli occhi potrebbe addirittura causare una cecità temporanea e che, per preparare la salsa al peperoncino, gli uomini addetti ai macchinari hanno dovuto indossare tuta e maschere protettive per evitare i fumi emessi durante la cottura.
Niente paura comunque per le nostre cucine: l’uso del piccantissimo Scorpione di Trinidad è limitato alla sola produzione di salse piccanti.