Le vendite di nuove automobili in Italia, nello scorso mese di gennaio, si sono attestate in forte calo ed hanno contribuito al ribasso, pari al 6,6%, registrato in tutta Europa. A metterlo in evidenza è stata l’Unrae, l’Unione delle case automobilistiche estere che operano in Italia visto che la flessione delle immatricolazioni è stata pari a ben il 16,9% a conferma di come la crisi picchi duro sulla propensione all’acquisto di beni di consumo durevoli da parte delle famiglie e delle imprese italiane.
Secondo il Direttore Generale dell’Unrae, Romano Valente, l’Italia sta pagando l’assenza di misure a sostegno del mercato dell’auto. Al riguardo l’Unione ha delle proposte da formulare agli Enti competenti ed è pronta a farlo anche perché sarebbero a costo zero per le casse dello Stato italiano.
A soffrire la congiuntura sfavorevole in Italia sono anche le vetture destinate al noleggio ed alle flotte aziendali. Questo perché, come ricordato e ribadito proprio dal direttore dell’Unrae Romano Valente, nel nostro Paese la fiscalità a carico di questo mercato è alta e ben lontana da quella che è la media europea. Il tutto quando invece servirebbe che anche da questo punto di vista ci fosse un’armonizzazione tale da non creare delle distorsioni di mercato. Intanto nello scorso mese di gennaio del 2012 le vendite di auto sono calate in Francia più che in Italia. La flessione è stata infatti del 20,7% ma questo ribasso è frutto del confronto con lo stesso mese dell’anno precedente quando ancora in Francia erano in fase di esaurimento gli effetti positivi legati agli incentivi statali alla rottamazione.