Torna il più grande evento globale del WWF, l’Ora della terra, ma quest’anno c’è un obiettivo in più: superare i 60 minuti degli anni precedenti.
La prima edizione di Earth Hour risale al 2007, quando la sola città di Sidney si fece portavoce di un progetto mai messo in atto precedentemente: spegnere i luoghi simbolo della città per un’ora intera, nel tentativo, inizialmente simbolico, di far respirare la terra che quotidianamente viene sfruttata dal consumo di energia.
Sidney diviene, così, il punto di partenza di un’iniziativa che impegnerà il mondo intero e che darà vita alla ola di buio di tutto il pianeta. Nel 2011 il progetto coinvolge ogni angolo del paese, grazie soprattutto alla diffusione della notizia sul web e tramite i diversi social media. Circa 2 miliardi di persone, 5200 città e centinaia di imprese e organizzazioni in 135 nazioni partecipano all’evento.
Il Colosseo, la Tour Eiffel, il Cristo Redentore di Rio, il Castello di Edimburgo, il London Eye, il Ponte sul Bosforo, le Kuwait Towers, le Cascate Victoria e il grattacielo più alto di Pechino si spensero totalmente, permettendo alla terra di respirare per un’ora intera.
L’anno scorso l’iniziativa partì dalle isolette del Pacifico, che rischiano letteralmente di scomparire a causa dell’innalzamento dei mari, dopodiché il testimone passò alle nazioni dell’Asia per continuare attraverso l’Europa e l’Africa fino alle Americhe, concludendo il tutto nelle isole Samoa.
In Italia le luci si spensero sul Duomo di Milano, sul Ponte Vecchio a Firenze sulla Torre di Pisa, in Piazza del Campo a Siena, sul maschio Angioino a Napoli, sulle Torri degli Asinelli a Bologna, sulla Basilica di Superga a Torino, in piazza Pretoria a Palermo, in piazza del Duomo a Siracusa e così su tanti altri monumenti italiani.
Quest’anno l’ora della terra è prevista per il 31 marzo 2012 e l’ora “prescelta” è quella che va dalle 20.30 alle 21.30 e sono ben accetti eventuali prolungamenti. Quest’anno, infatti, il WWF spera in un’iniziativa che vada oltre la sola ora di buio e si prevede una partecipazione superiore a quella degli anni precedenti. L’Ora della terra ormai è un appuntamento annuale che in molti sostengono e che tutti attendono con ansia.
Ognuno di noi può aderire all’iniziativa individualmente, cioè spegnendo le luci nella propria casa e invitando i propri amici a fare lo stesso, oppure prendendo parte alle diverse iniziative che associazioni, comuni e aziende proporranno per l’occasione. Molte aziende, infatti, potranno prendere parte all’evento coinvolgendo i propri dipendenti in attività di sensibilizzazione e spegnendo le normali insegne pubblicitarie.
Insomma, in qualunque modo decideremo di partecipare all’Ora della terra, l’importante sarà partecipare, coinvolgere maggior numero di persone e permettere che la terra, almeno per un’ora, si avvicini al suo vecchio e genuino buio naturale.
Non resta che augurare a tutti un Buon Earth Hour!
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