Intervista alla Dottoressa Sabine Eck – medico chirurgo ed esperta di medicina naturale

Inauguriamo oggi una nuova rubrica del nostro blog, dedicata alle interviste di personale esperto e qualificato cercando di colmare le vostre curiosità inerenti alla nostra e vostra salute. Oggi abbiamo il piacere di conoscere la Dottoressa Sabine Eck, medico chirurgo, ed esperta di medicina naturale. Salutiamo la Dottoressa Sabine Eck e Le diamo il benvenuto nel nostro blog.

 1.      Dottoressa, Lei pratica la sua professione da tanti anni dedicandosi in particolar modo alla Medicina Naturale: come mai questa scelta?

Buongiorno, e grazie per questa opportunità.

Prima di giungere alla decisione di studiare Medicina mi sono diplomata alla Scuola Superiore di Disegno Anatomico, corso Parauniversitario presso l’Università di Bologna. Durante quegli anni ho trasformato completamente e consapevolmente la mia alimentazione, studiando soprattutto la Filosofia Orientale e la Macrobiotica: fu un primo passo verso lo studio dell’uomo immerso nel suo ambiente. Presto aggiunsi studi sulla Fitoterapia, l’Antroposofia e la Medicina Naturale Tedesca Classica.

Quindi, una volta diplomata in Disegno Anatomico, decisi di passare direttamente a Medicina, ed era chiaro per me fin da principio, che avrei seguito la strada della Medicina Naturale.

2. Ci parli della filosofia da Lei intesa dell’ “essere medico”, spesso molti si avvicinano alla medicina naturale con scetticismo: come si relaziona con i pazienti che mostrano questo genere di ritrosie?

Non mi piace la distinzione fra essere un Medico Accademico o di Medicina Naturale. Ma, ahimè, viviamo in una società che fa sondaggi/divisioni/scissioni per vedere ad esempio, se sono più intelligenti gli uomini o le donne, o se colui che studia vale più dell’artigiano, addirittura negli ospedali un reparto fa la guerra indiretta all’altro reparto…

Il medico deve fare la cosa giusta nel momento giusto, e tutto questo secondo la regola del “primum non nocere”.

Più spinta, ma per niente stupida, è questa bellissima frase umanistica di Voltaire: “Il medico abile è un uomo che sa divertire i suoi pazienti mentre la natura li sta curando“.

Le ricerche degli ultimi decenni danno piena conferma alla sua frase. Infatti, la cosiddetta PNEI, la Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia, è la disciplina che conferma scientificamente ciò che sapevamo forse da sempre: ridere fa benissimo e non solo in senso simbolico, ma dimostrabile con tanto di dati clinici ed esami!

Quindi, mettere il paziente in uno stato emozionale propositivo e renderlo consapevole che moltissimo dipende da lui stesso, sono le fondamenta sulle quali io “costruisco” ogni terapia. In questo senso mi percepisco come studiosa e quindi serva della capacità di auto-guarigione del nostro organismo.

In realtà nessuno arriva da me con scetticismo, salvo pochissime eccezioni (tipo il marito che viene trascinato dalla moglie). Da molto tempo ho smesso di “voler convincere” tutti delle mie convinzioni: non è corretto eticamente e nemmeno utile; ma chiedo questo anche a chi magari ci critica massicciamente senza aver mai studiato/applicato nulla della medicina naturale.

La maggior parte delle persone viene semplicemente da me per passa-parola di amici e parenti, quindi curiosi, e disposti a sentire un altro parere. Sempre più persone arrivano, poi, già convinti a seguire questa strada.

 3.      C’è qualche episodio vissuto con qualche paziente difficile e scettico, che ad oggi la fa sorridere e che le ha dato comunque una grande soddisfazione  nel suo lavoro?

Sì, forse… qualche volta, ma molto tempo fa…

Oggi chiedo semplicemente che cosa si aspettano da me…, poi, da lì si innesca una comunicazione piacevole per ambedue le parti. Mi diverto io stessa e il paziente pure…, ognuno fa la sua parte, impariamo tutti e due quasi sempre moltissimo.

 4.      Devo fare una premessa per i nostri lettori: la nostra prima conoscenza è iniziata in virtù di un articolo che scrissi sul sale e della sua relazione con la salute dell’individuo. Lei gentilmente mi contattò mostrandomi la sua solidarietà e invitandomi ad approfondire la conoscenza sul sale e sulle sue virtù; mi colpì molto ciò che mi disse a quel tempo; inaugurando questa nuova rubrica su “Blog Live Salute” dedicata alle interviste di professionisti e specialisti appunto della nostra salute, ho pensato che fosse interessante presentarLa, e invitarLa a parlarci  del Sale e delle sue proprietà. Lei ha scritto un libro: “Il Sale fa bene”. Come nasce il forte interesse per quest’alimento? Vuole parlarcene?

 Questa è una storia lunga…

Il sale è una sorta di filo rosso che attraversa tutta la mia vita. La mia città natale si chiama “Salzgitter”, che significa “rete di sale”; la mia nonna paterna viveva in una meravigliosa isola del Mar Baltico, dove trascorrevo tutte le mie vacanze. Sono letteralmente cresciuta in una sorta di “salsa salata” (la mia cittadina natale è nota per le sue Terme) facendo tanto nuoto da ragazzina…

E in Italia mi sono subito innamorata del Sale Marino Integrale, che mi risolse anche parecchi problemi di salute, essendo cresciuta in Germania, purtroppo, con il salgemma super-raffinato (per giunta con l’aggiunta di iodio, fluoro e alluminio: un tipo di sale piuttosto tossico). Poi la storia continua: studiando Medicina ho allargato le mie conoscenze e ho fatto tante ricerche. Il mio amore per l’etimologia, poi, ha creato, infine, la cornice culturale. Come può secondo Voi fare male una sostanza che ha radice linguistica con “Sal-ute”…? Il problema è che il sale storico, quello usato in Italia fino a circa 30 anni fa, era unicamente il sale marino non raffinato, mentre, oggi al supermercato sotto la voce di “sale marino” trovate un prodotto raffinato a cui, cioè, sono stati tolti tantissimi sali minerali ed elementi fondamentali per la vita e la salute. Insomma, nel mio libro spiego tutto ciò che ho imparato, e che a tutt’oggi cerco di insegnare con tanti consigli pratici.

 5.      Spesso quando si parla di “sale” si hanno dei pregiudizi scomodi per quanto riguarda la salute; lei rivoluziona un po’ questo pensiero; ci spieghi come usare il sale e come deve essere integrato nella corretta e sana alimentazione.

 Il sale fa parte dei 3 viveri/alimenti fondamentali, che sono acqua, sale e zucchero. Un po’ quello che vi mettono in vena in certe situazioni di urgenza, oppure che vi portereste dietro se doveste attraversare un deserto senza cibo solido.

Il sale è chimicamente un ALCALINO: siccome la nostra alimentazione è molto, ma molto ricca di sostanze ACIDIFICANTI (cioè di cibi raffinati, proteine animali, zuccheri, bibite,…) avviene che il nostro corpo necessita di sostanze ALCALINE per compensare gli errori, e il nostro istinto ci spinge verso, appunto, il sale (alcalino), che purtroppo al supermercato e per le nostre abitudini è presente in tutti i cibi che sono acidificanti (salumi-wurstel-snack-pizze-patine,…). E come potete ben immaginare, si entra in un circolo vizioso assurdo.

Lo stomaco ha un ruolo molto importante in questo processo: esso utilizza il sale (Cloruro di Sodio, NaCl) per produrre HCl (Acido Cloridrico) e il Bicarbonato (NaHCO3). Chiunque soffre di gastrite cronica ha lo stomaco che in realtà cerca di salvargli la salute!

Qui non posso spiegare tutto…, il discorso è lungo e articolato, ma trovate a tal proposito un mio articolo in rete http://www.ilpastonudo.it/ali-per-la-mente/lo-stomaco-geniale/. In sostanza basterebbe aggiungere il sale integrale sulle vostre verdure: automaticamente cala la voglia di cibi salati poco salutari. Poi ci sono delle precise regole durante lo svezzamento per improntare i bambini in maniera corretta.

 6.      In questo periodo di grande freddo, gelo e d’influenze di stagione, vuole darci qualche consiglio da esperta su come proteggerci e curarci avvalendoci dell’aiuto e del supporto delle soluzioni offerte dalla natura, alimentazione ed eventuali rimedi naturali?

 Durante la stagione fredda gli alimenti ci devono scaldare: quindi niente mozzarelle, yogurt, pomodori, zucchini, insalate (tanto sono di serra). Adattissimi, invece, sono tutte le zuppe e gli stufati con verdure di stagione: cavoli, broccoli, cipolle, carote, patate, sedano-rapa,… Bene anche i legumi e i cereali di tutti tipi in chicco intero, anche per staccarsi un po’ dal solito grano raffinato della pasta… Molto bene anche la polenta. La frutta invernale è meglio cotta: mele e pere. Va poi benissimo la frutta secca disidratata (ma solo se biologica), e ancora i semi oleosi tipo noci, nocciole, mandorle, pinoli, e così via, con i loro preziosissimi grassi che fanno bella concorrenza all’olio di pesce. I condimenti perfetti sono a base di aglio e cipolla (antibiotici naturali), peperoncino, e anche lo zenzero è di grandissimo aiuto. Usate spesso il limone, sia la buccia che il succo: ha tantissime proprietà salutari.

Abbiamo purtroppo dimenticato quanti meravigliosi rimedi ci sono nel nostro frigorifero! Andate a leggere sul sito www.ilpastonudo.it a cui collaboro: troverete tante ricette naturali delle nonne e delle zie, semplici, economiche ed efficaci!

 7.      Vuole aggiungere qualcosa che non è stato detto?

Penso che per oggi basti così…

Sulla Salute in genere potete sbirciare nel mio blog www.sabineeck.com.  Ho comunque grande fiducia nelle donne, che con la loro meravigliosa curiosità studiano e riprendono in mano le cure della famiglia, e di se stesse.

 Ringrazio la Dottoressa Sabine Eck per la disponibilità mostrata e per il tempo dedicatomi, e chissà che in futuro non ci si avvalli ancora della sua cordialità e professionalità.

 Cordiali Saluti,

 Tiziana Cazziero

Il Sale fa bene

 

Gestione cookie