Nelle scuole italiane sta per essere introdotto un provvedimento che sicuramente farà discutere. Dalla circolare numero 18 del 9 febbraio 2012 del Ministero dell’Istruzione si evince che: “Per l’anno scolastico 2012/2013 non possono più essere adottati né mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei”.
A dire il vero questa circolare non costituisce un effettivo abbandono dei libri cartacei ma semplicemente obbliga i professori ad adottare libri di testo che siano disponibili sia su forma cartacea che in forma digitale. Per quanto il progresso della tecnologia dovrebbe semplificare la vita nell’ambito dell’istruzione bisognerebbe essere molto cauti.
Nella maggior parte delle scuole italiane vige ancora il divieto dell’uso del cellulare durante le ore di lezione. Ora se si mettono a disposizione dei libri digitali agli studenti bisogna anche mettere a disposizione degli strumenti per poter leggere questi libri: forniamo un e-book reader o un tablet alle migliaia di studenti italiani?
Inoltre, un aspetto da non sottovalutare è quello della distrazione. E stato dimostrato che i freelance writer che lavorano in Internet sprecano molto tempo perché si distraggono su Facebook. Ora se si distraggono professionisti del settore, non potrebbero farlo dei ragazzi che si annoiano durante l’ora di lezione di matematica? Immaginate di dare a dei ragazzi delle scuole medie un tablet con accesso a Facebook durante le ore scolastiche.
I professori possono sprecare il loro tempo ad andare a controllare la gestione delle attività di tutti i tablet per assicurarsi che gli studenti non si distraggano? Ma poi c’è anche il fattore prezzo: mentre è possibile acquistare i libri cartacei anche usati, non sarebbe possibile per quanto riguarda dei libri digitali. A questo punto conviene puntare sul digitale?