Mario Maida, romano di 61 anni, è stato ucciso da un colpo di pistola alla testa ieri sera in via di Torrevecchia, alla periferia est di Roma. Si tratta del quinto omicidio di questo 2012 nella Capitale. Maida era un pregiudicato, accusato di omicidio nel 2005.
L’uomo stava tornando a casa dopo il lavoro: gestiva un’autofficina e vendeva ricambi di marmitte. A bordo della sua Mercedes, era appena uscito dal cancello per dirigersi a casa, quando due uomini a bordo di uno scooter, con i volti coperti dai caschi, si sono avvicinati. Secondo alcuni testimoni, alla vista dei due la vittima ha cercato di scappare, tornando verso l’officina, ma è stata raggiunta dai due killer, che gli hanno sparato un colpo di pistola in testa.
I due si sono poi allontanati dal luogo del delitto, poco prima che i passanti si accorgessero di quello che era accaduto. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile e quelli della Polizia Scientifica, chiamati prontamenti dai testimoni. Al momento dell’omicidio i negozi di via di Torrevecchia erano ancora aperti e c’era molta gente in strada.
Questo è solo un altro dei moltissimi casi di morte violenta che si sono verificati a Roma nell’ultimo anno. Si suppone si possa trattare di una faida tra bande di strada, sia della Capitale, sia delle zone limitrofe. Gli investigatori sperano di scoprire qualcosa interrogando i parenti e gli amici di Maida, per capire se la vittima avesse dei nemici. Esterino Montino, capogruppo del Pd del Lazio, ha parlato di “escalation di violenza che non si ferma neanche con la neve” e di una città “preda di individui senza scrupoli, di bande criminali che impongono la loro legge spargendo sangue”.