Riforme: Berlusconi tende la mano al Pd

Berlusconi apre al dialogo con il Pd per le prossime riforme da approvare in Parlamento. Questo è quello che ha dichiarato l’ex Premier in un’intervista al giornale Libero«Dobbiamo dialogare con il Partito democratico. E non solo sulla legge elettorale. Bisogna lavorare anche alle altre riforme istituzionali».

L’ipotesi che si profila è quella di una grande coalizione, che metterebbe definitivamente fuorigioco il Terzo Polo, forza politica che nell’era pre-Monti aveva giocato un ruolo strategico fondamentale. La prima riforma da affrontare riguarda la modifica del “Porcellum”, ovvero la legge elettorale.

Quelle di Berlusconi sono dichiarazioni forti, che il Pdl ha smentito solo in parte e senza troppa convinzione, per bocca del suo portavoce, Paolo Bonaiuti: «Si tratta di ragionamenti sul limite del paradosso e proiettati verso il futuro». Insomma, l’idea della coalizione col Pd c’è, ma per il dopo Monti. Berlusconi non intende ostacolare l’operato dell’attuale Premier, perciò sta già pensando al futuro. Il “governissimo” potrebbe quindi essere una realtà: il Pd ha già dichiarato di non volere accordi sottobanco, ma di essere «pronto al confronto con tutti e in Parlamento».

Intanto cominceranno a breve i primi incontri del Pdl con le altre forze politiche per la riforma della legge elettorale, come ha annunciato La Russa: «Domani avvieremo un giro di consultazioni con gli altri partiti per valutare come lavorare sulle riforme istituzionali e sulla modifica della legge elettorale». Riguardo la riforma, il vice capogruppo dei senatori Quagliariello ha aggiunto: «La riforma deve essere fatta con il concorso di tutti. Ma l’interesse a preservare il bipolarismo è dei due partiti più grandi: Pdl e Pd». Perciò l’intesa fra i due più grandi partiti italiani potrebbe partire proprio dalla legge elettorale.

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