Oltre 40 centimetri di neve hanno coperto Roma nelle ultime 24 ore, bloccando bus e automobili. Il sindaco Alemanno dà la colpa alle previsioni sbagliate. La capitale resta semiparalizzata, con oltre il 75% dei bus bloccati e pochissimi taxi in servizio. Le auto dotate di catene sono pochissime e sono le uniche a poter circolare, dopo l’ordinanza del Comune emanata ieri.
Tutti gli uffici pubblici, le poste, le scuole, i musei sono chiusi, per disposizione del Comune. Sospesa la Ztl nel centro storico, ma le auto circolanti sono pochissime. In città la Protezione Civile sta cercando di mantenere sgombre dalla neve le strade principali, ma è polemica per gli scarsi mezzi a disposizione contro l’emergenza. Sul Grande Raccordo Anulare la situazione resta drammatica, dopo che ieri sera migliaia di automobilisti sono rimasti bloccate per ore durante la tormenta.
Il sindaco, Gianni Alemanno, ha accusato i servizi meteorologici: «Le previsioni non erano corrette». Il responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha risposto: «Il sindaco di Roma aveva pienamente compreso la gravità delle previsioni». Intanto Alemanno ha invitato tutti i romani a non uscire di casa, se non in casi di estrema necessità.
Grave la situazione anche alla stazione Termini, dove «gli itinerari principali sono al momento assicurati sui soli binari 6, per gli arrivi e le partenze da/per Milano, e 7 per gli arrivi e partenze da/per Napoli», secondo le ultime comunicazioni di Fs. Alcuni pendolari sono bloccati da ieri sera alle 19 in una stazione ferroviaria sulla Roma-Viterbo: «Per tutta la notte il convoglio è rimasto fermo nella neve senza che si presentasse una sola squadra della Protezione civile, che pure ci avevano assicurato sarebbe intervenuta. Il 113 si è rifiutato di inviare una pattuglia a soccorrerci», dice uno dei passeggeri.