È giallo sull’identità del proprietario degli otto animali che sabato scorso sono stati investiti da un treno in corsa all’interno di una galleria, nei pressi della stazione di Sant’ Oliva. Come mai si trovassero liberi in quel luogo è quello che stanno cercando di scoprire gli agenti intervenuti subito dopo l’incidente.
Ma i dubbi sull’accaduto non finiscono qui. Secondo varie fonti gli animali investiti sarebbero maiali, mentre altre fonti parlano di vitelli.
Il treno regionale 12860 era partito sabato alle 14:52 da Licata ed era diretto a Canicattì. Alle 15:30 circa, durante la corsa in galleria, l’automotrice si è scontrata frontalmente con gli otto animali, causandone la morte e riportando ingenti danni.
Sette degli otto esemplari sono morti sul colpo, mentre uno all’arrivo dei soccorsi era ancora vivo ma in condizioni così disperate da indurre il personale veterinario a praticarne l’eutanasia. Tra i passeggeri del treno non ci sono né vittime né feriti, ma i disagi causati dall’impatto sono stati evidenti. Il treno è rimasto fermo fino a sera inoltrata, quando i binari sono stati liberati dai resti delle povere vittime, consentendo la ripresa del traffico ferroviario.
Il mattino seguente una ditta specializzata, insieme al personale veterinario, è intervenuta per portare via i corpi senza vita degli animali. Il comandante della Polizia Municipale Giovanna Incorvaia ha coordinato le operazioni di recupero dei corpi, che sono andate avanti per tutta la giornata di Domenica. Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Canicattì stanno indagando sulla possibile provenienza di quel piccolo gruppo di animali, ma finora non è stato ancora individuato il proprietario.