Dopo il movimento dei forconi, lo sciopero dei Tir e il blocco della circolazione dei mezzi pesanti imposto da molte città, tocca al freddo infierire sulla crisi dei trasporti.
La neve, il freddo e il ghiaccio di questi giorni e dei prossimi, mettono in seria difficoltà la circolazione sulle strade del nostro Paese, soprattutto nelle strade secondarie che devono intraprendere gli autotrasportatori per evitare i blocchi imposti dalle istituzioni.
Secondo le stime di Coldiretti sarebbero oltre 50 mila le tonnellate di prodotti deperibili, tra le quali frutta, verdura e latte, ad essere a rischio. Gli scaffali dei supermercati vengono presi d’ assalto e non arrivano i prodotti per rifornirli. Quotidianamente i prodotti partono dalle aziende produttrici per raggiungere magazzini e mercati senza riuscire a raggiungere la loro destinazione.
Dopo un bilancio stimato intorno ai 200 milioni di euro di perdite degli ultimi giorni, le aziende non ci stanno. Si stanno infatti mobilitando trattori e agricoltori per spalare la neve e spargere sale e sabbia per scongiurare il concreto pericolo rappresentato dal ghiaccio. Si teme inoltre l’isolamento delle aree più impervie del nostro territorio che risulterebbero irraggiungibili per i mezzi di trasporto.
Oltre al problema legato strettamente ai trasporti, se le condizioni meteo non dovessero migliorare, saranno in serio pericolo anche le coltivazioni di verze, cicoria, carciofi, cavoli, broccoli e radicchio. La temperatura precipitata a livelli inferiori ai 10° sotto zero rischia di replicare i danni provocati dal grande freddo del 1985 quando olivi e viti furono gravemente colpiti. Sarebbe davvero un bilancio spaventoso per tutto il settore agroalimentare che ha cominciato davvero in salita questo 2012.