Un comunicato stampa dell’ISVAP – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo – ricorda a tutti coloro che posseggono un ciclomotore o una microcar da città, immatricolati in data antecedente al 14 luglio 2006, di dover sostituire il cosiddetto “targhino“, utilizzato fino a questo momento, con la targa fissa.
Il termine entro il quale bisogna regolare la propria posizione è il 12 febbraio 2012 e in caso di violazioni si rischiano multe fino a 1.500 euro. La legge in questione è la n. 120/2010 delle nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale e l’articolo 97, comma 1, del decreto legislativo n. 285/1992 del Codice della Strada, secondo cui il mezzo non può più essere provvisto di targa mobile, ma di una targa fissa ed un certificato di circolazione.
Le sanzioni amministrative previste in caso di circolazione del mezzo con mancata sostituzione della vecchia targa – la quale poteva essere spostata da un ciclomotore ad un altro – con la nuova targa fissa, dopo il termine fissato dal Nuovo Codice della Strada (12 febbraio), va dai 389 ai 1.559 euro (articolo 14, comma 3, legge 120/2010). Per regolare la situazione bisogna quindi recarsi presso un ufficio della Motorizzazione oppure presso un’agenzia “Centro Servizi Motorizzazione” abilitata ad effettuare tale pratica. Entro il 12 febbraio quindi tutti i proprietari di un motorino o microcar, immessi in circolazione prima del 14 luglio 2006, dovranno regolarizzare la propria posizione, per evitare sanzioni amministrative pecuniarie molto salate, ma le assicurazioni come devono comportarsi?
L’ISVAP mette in chiaro anche la posizione delle assicurazioni e afferma che esse sono obbligate ad assicurare i mezzi non regolarizzati (articolo 132 del Codice delle Assicurazioni) sulla base del telaio, ma anche i proprietari stessi hanno l’obbligo di dover assicurare il proprio mezzo per la copertura della responsabilità civile verso i terzi.