Tutta l’Italia è in allerta per l’arrivo di un’ondata di gelo da record. Infatti, secondo le previsioni, questa settimana sarà la più fredda da 27 anni a questa parte. Le temperature scenderanno di colpo a partire da oggi: -15 gradi in pianura, fino a -30 sulle Alpi. A Torino, dopo la copiosa nevicata di questo weekend, si prospettano temperature glaciali, intorno ai -16 gradi. La neve è attesa fra mercoledì e giovedì: le prime nevicate saranno al Nord, poi anche in Toscana, Umbria, Marche e in quasi tutte le regioni del Sud. Il “Buran”, il vento siberiano che in questi giorni soffierà sulla Penisola, farà scendere vertiginosamente le temperature, almeno fino a venerdì.
Intanto il Dipartimento della Protezione civile ha emesso degli avvisi sulle nevicate che si verificheranno fra domani e venerdì. Nelle regioni del Centro le nevicate non saranno eccessivamente copiose, se non in alcune zone delle Marche e dell’Abruzzo. Le temperature scenderanno sotto lo zero, soprattutto nella zona della Pianura Padana, dove potrebbero toccare i -15 gradi di media. Previste nevicate anche in Sardegna e nelle regioni del Sud, a partire da metà settimana: neve sulla costa adriatica, da Rimini fino al Salento. Nevicate anche in Campania, in Sicilia e in Basilicata.
Nell’estremo Nord, a Trieste, la Bora soffia da due giorni consecutivi ed è arrivata a superare i 100 chilometri orari. A Torino è emergenza per i senzatetto: i volontari della città hanno chiesto una mano ai torinesi, vista la mancanza di coperte e sacchi a pelo da distribuire. Sono stati allestiti centinaia di posti letto per accogliere le persone senza fissa dimora. Il sindaco, Piero Fassino, ha disposto che i container del Parco della Pellerina vengano adibiti a ricovero per oltre 50 persone. Per evitare disagi alla viabilità, nel capoluogo piemontese sono pronti mille spalatori delle squadre anti-ghiaccio. Anche Autostrade per l’Italia è pronta per le fitte nevicate di questa settimana: 2.000 mezzi e 5.000 operatori sono a disposizione, per evitare incidenti e facilitare la percorrenza delle autostrade.
Nel resto d’Europa il freddo proveniente dalla Siberia ha già causato alcuni decessi. Nei Paesi balcanici e nell’Europa centrorientale si contano già decine di vittime, oltre ai problemi di viabilità e di fornitura di energia elettrica. Particolarmente grave la situazione in Serbia, dove si sono verificati molti episodi di morte per assideramento.