Il premier spagnolo Mariano Rajoy, succeduto al socialista Zapatero oltre un mese fa, ha chiarito oggi che gli obiettivi fiscali del 2012, concordati con Bruxelles, non potranno essere raggiunti per Madrid. La Commissione UE aveva fissato nel 4,4% il tetto massimo di deficit sul pil, ma per effetto di una situazione economica peggiore del previsto, è evidente che non sarà così, ha aggiunto Rajoy, ricordando come le ultime stime europee sulla crescita spagnola parlino di un +2,3%, dato eccessivamente generoso.
Al contrario, nel 2012 la Spagna dovrebbe essere in recessione di alcuni decimali di punto e questo non renderebbe raggiungibile l’obiettivo fiscale, dato che si parte da un deficit dell’8% del 2011 e non del 6%, come aveva previsto il precedente governo.
Per arrivare all’obiettivo fissato sul bilancio si dovrebbe scendere di 8 punti, il che è chiaramente irrealistico, per via del peggioramento delle condizioni di tutta l’Eurozona.
Il premier spagnolo ne ha parlato in un faccia a faccia con il presidente della Commissione UE, José Manuel Barroso, il quale ha chiesto al primo di impegnarsi, affinché la Spagna eviti un’impennata del deficit. Da parte sua, Rajoy ha ribadito che l’obiettivo primario del suo esecutivo resta il risanamento dei conti pubblici, le riforme strutturali, la liquidità finanziaria e le riforme europee.
Il nuovo piano di Madrid sarà presentato dopo che la Commissione Europea avrà presentato le nuove stime macroeconomiche il prossimo 23 febbraio.
Rajoy aveva già varato una manovra “lacrime e sangue” lo scorso mese, che ha previsto solo tagli alle spese e non aumenti di tasse. Anzi, si è iniziato persino a ridurle sul lavoro e imprese, in modo da rilanciare l’economia.