Ieri sera allo Shrine Exposition Center di Los Angeles si è tenuta la diciottesima edizione degli Screen Actors Guild Awards, la cerimonia di consegna dei premi messi in palio dal sindacato degli attori hollywoodiani. Come sempre l’occasione è utile per cercare di capire come si muove l’universo “dietro” la macchina da presa, e quali potrebbero essere le preferenze per il riconoscimento dei prossimi Academy Awards.
Qui non si premiano i film, non si premiano i registi e non si premiano i tecnici. Ciò che conta è l’attore, le sue qualità il suo talento.
E’ stato decretato Miglior Attore Protagonista il francese Jean Dujardin per la sua interpretazione in “The Artist“, sconfiggendo altri nominati che saranno contro di lui agli Oscar (Brad Pitt, George Clooney), e qualcun altro non considerato dall’Academy (Leonardo DiCaprio). L’attrice afroamericana Viola Davis, con la sua performance in “The Help“, ha vinto invece come Miglior Attrice Protagonista, battendo la favoritissima Meryl Streep. Lo stesso “The Help” ha avuto il riconoscimento come miglior cast d’insieme che, ricordiamo, comprende, oltre alla Davis, Emma Stone, Jessica Chastain, Bryce Dallas Howard e Octavia Spencer.
Proprio quest’ultima ha ottenuto il premio come Miglior Attrice non Protagonista, già vinto ai recente Golden Globes. Il premio per gli “uomini secondari” invece, ma solo in scena, è stato vinto dal monumento vivente Christopher Plummer, che proprio come la sua collega, vince e convince conquistando un’altra statuetta grazie a “Beginners“.
La situazione sembra rimescolare un po’ le carte e le previsioni per gli Oscar. Se Plummer e la Spencer erano tra i favoriti, la vittoria di Dujardin non è mai stata una sicurezza, mentre pochi si sarebbero aspettati che la Streep potesse perdere terreno dopo la straordinaria interpretazione di Margaret Thatcher in “The Iron Lady“.