I leghisti amano Monti, e il sondaggio sparisce dalla “Home” di Radio Padania

Continuano le (dis)avventure per Radio Padania. Mentre è ancora fresco il ricordo degli ascoltatori presi letteralmente a parolacce, qualche settimana fa, perchè osavano dissentire dal “salvataggio” operato dal Carroccio in favore del deputato Pdl Nicola Cosentino, ecco che scoppia un altro caso di presunta censura, stavolta riguardante un sondaggio dai risultati inaspettati. La domanda proposta ai radioascoltatori del nord era piuttosto chiara: “Cosa ne pensi dei primi mesi di attività del governo Monti?”, un quesito che probabilmente appariva dagli esiti scontati, almeno a giudicare dalla feroce propaganda degli ultimi giorni che ha visto impegnati i massimi vertici di partito.

E invece è arrivata la doccia fredda, visto che circa l’80% dei partecipanti, su 5493 adesioni, ha manifestato apprezzamento per l’operato dell’esecutivo guidato da Mario Monti: il pieno dei voti è stato quindi raccolto dalle risposte “molto soddisfatto” e “soddisfatto”, mentre tra “deluso”, “molto deluso” e “arrabbiato” si è arrivati in tutto a circa il 15%.

Dopo un pò il sondaggio sparisce misteriosamente, almeno secondo le prime notizie che circolano in rete, subito riprese da alcune agenzie di stampa, ed effettivamente è vero che non è più visibile nella home page del sito, ma non è stato completamente rimosso, risulta ancora raggiungibile immettendo il giusto indirizzo. Inizia quindi la gara a gettare acqua sul fuoco: secondo il deputato Gianluca Buonanno si tratta di una sorta di bufala, perchè chi ha votato non può essere il popolo padano, anzi buttandola sullo scherzo arriva a dire che sono stati “i parenti di Mario Monti” a cliccare. Dello stesso parere l’eurodeputato e capogruppo a Milano, Matteo Salvini, che insiste nel conoscere bene, tramite il contatto diretto con la base, quali sono i veri umori dei leghisti, rifiutando assolutamente di prendere in considerazione la validità dei circa 3000 voti espressi in rete.

Voce dissonante dal vulcanico Mario Borghezio, che come al solito trova il modo di stupire (in positivo o negativo è demandato una volta tanto alle singole valutazioni) rilasciando alcune dichiarazioni al Fatto quotidiano, in cui non cerca di negare l’evidenza, anzi sostiene di non essere per niente stupefatto dell’accaduto: “Una parte dei padani continua a pagare le tasse a Roma e il Canone Rai. Quindi già sapevo che una parte di loro è politicamente imbecille, la stessa domanda di Radio Padania fatta a Palermo avrebbe dato risultati opposti. Perché loro manderebbero via Monti coi forconi. In Padania dovremmo solo prendere esempio da quello che sta facendo la Sicilia oggi”.

Insomma se le cose per la Lega Nord dovessero mettersi male. almeno il Borghezio avrebbe già una sponda dove approdare, pronto a gridare “Trinacria libera!”.

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